L’ultimo anno di vita di Fausto Coppi

Nel 2019, in occasione del centenario della nascita di Fausto Coppi, nelle librerie si è assistito a un gran proliferare di libri dedicati al Campionissimo. Oltre una dozzina i titoli pubblicati per la ricorrenza, e di conseguenza la sfida per autori ed editori è stata quella di differenziarsi, di proporre qualcosa di originale che potesse conquistare l’attenzione dei potenziali lettori. Coppi ultimo di Marco Pastonesi (66thand2nd, 199 pp.) ha il merito di concentrarsi su un capitolo della vita del ciclista piemontese dimenticato o comunque considerato tendenzialmente irrilevante nella lunga storiografia coppiana. D’altra parte, a chi poteva interessare il Coppi del 1959, annata nella quale ormai quarantenne correva nella pancia del gruppo senza più alcuna possibilità di vittoria? Pastonesi punta tutto su quello, sul 1959, sull’ultimo Coppi, un Coppi crepuscolare che non vinceva più e poteva anche arrivare ultimo, e soprattutto l’ultimo Coppi prima della sua prematura scomparsa il 2 gennaio del 1960. Non corre più il Tour de France, non punta più alle vittorie, non fa più la differenza il Coppi del 1959. Ma è ancora in sella, fiero e regale, perché ama la bicicletta e perché la gente continua ad amarlo.

Cronaca.

Fuoriclasse della penna in particolar modo quando si tratta di ciclismo e rugby, Marco Pastonesi ha un’abilità di scrittura fuori dal comune, possedendo la rara capacità di cambiare genere senza perdere nulla del proprio peculiare stile. Per Coppi ultimo l’autore genovese ha scelto di andare sulla pura cronaca, soprattutto nella prima e più corposa parte dell’opera, intitolata «Il calendario del 1959». Per 130 pagine Pastonesi racconta giorno per giorno il programma ciclistico svolto da Fausto Coppi lungo tutta l’annata sportiva, e così ci si trova di fronte a un lungo elenco di date, corse, ordini d’arrivo e tempi di gara. Una scelta audace: in tempi di storytelling dilagante, dove sembra che raccontare storie sia l’unico modo per arrivare al pubblico, Pastonesi, che peraltro sarebbe un maestro nell’esercizio del racconto, si affida alla cronaca come in una sorta di ritorno alla forma più pura e antica del giornalismo. Chi si aspettasse di leggere una grande storia rimarrà deluso, questa è semplicemente la storia, così com’è andata in quel 1959. Le pagine risultano fluide e leggere grazie alle qualità dell’autore, ma indubbiamente è impegnativo per un lettore mantenere l’interesse di fronte agli elenchi di corridori e alle classifiche con cui ci si trova confrontati a più riprese.

Testimonianze.

Ricchezza indiscutibile dell’opera è la moltitudine di testimonianze su Fausto Coppi raccolte da Pastonesi nel corso degli anni. Il libro è infatti cosparso – in particolar modo nella seconda parte che tratta l’eredità lasciata dal Campionissimo – di racconti di coloro che corsero al fianco di Coppi, con lui e/o contro di lui. Ricordi e racconti di chi era Coppi, di come si comportava Coppi, di cosa faceva Coppi e di cosa diceva Coppi. Le dichiarazioni di gregari, compagni e avversari vanno a comporre un puzzle prezioso, che restituisce al lettore un’immagine del Campionissimo fornita da chi l’ha vissuto in prima persona. Persone che poi sono velocemente tratteggiate con qualche cenno biografico, con l’intento di regalare piccole microstorie di ciclisti dimenticati. La raccolta di testimonianze rende Coppi ultimo un libro unico, e se a questo lavoraccio di recupero delle voci dei coprotagonisti dell’epoca si somma la meticolosa ricerca tra gli archivi della Gazzetta che l’autore ha svolto per ricostruire fedelmente la cronaca di quell’anno, ci si rende conto della grande caratura giornalistica dell’opera. Un libro probabilmente non adatto a chi fosse a digiuno di ciclismo e volesse approcciarsi per la prima volta al personaggio Coppi, viceversa una pubblicazione che non può mancare nella libreria dei cultori della materia.

Perché leggere Coppi ultimo:

perché di Coppi è affascinante ogni pedalata, anche la più insignificante.



Titolo:
Coppi ultimo
Autore: Marco Pastonesi
Editore: 66thand2nd
Anno: 2019
Pagine: 199

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