Lo scudetto impossibile del Cagliari e le vite che lo resero possibile

La parola “leggenda” compare giusto in copertina. Ché gli strilli, si sa, necessitano di termini altisonanti. All’interno del libro, però, non ve n’è traccia. Saggiamente, Luca Telese la utilizza non più di due, massimo tre volte. E, comunque, praticamente mai per definire lo scudetto vinto dal Cagliari nella stagione 1969/1970. Telese preferisce «impresa», giustamente. Cuori rossoblù (pp. 300, Solferino, 2020) narra proprio di quell’impresa. Un libro che, il giornalista volto noto della tv e autore di programmi, anche radiofonici, tiene costantemente in equilibrio tra lo storytelling e l’inchiesta, la narrazione e l’approfondimento. Abilmente, Telese non scade nel già detto e nel già sentito, così come neppure nell’esaltazione fine a se stessa. Racconta una storia (anzi, tante storie) e le mette insieme. Solo così si può realmente percepire la portata dell’impresa del Cagliari scudettato.

Storie di uomini.

Il fatto che l’autore non utilizzi il termine “leggenda” non va a sminuire ciò che si racconta. Semplicemente, la leggenda implica anche un richiamo epico, quasi mitologico, che invece Telese vuole esplicitamente allontanare. «Questa è una storia di uomini», scrive. Così Cuori rossoblù si sviluppa attraverso una serie di capitoli che sono, in realtà, delle bellissime diapositive di ogni protagonista di quella squadra, dal leggendario (lui sì) Gigi Riva al metafisico Manlio Scopigno, l’allenatore, passando per tutti gli altri. Telese ha raccolto le testimonianze di ognuno di loro, o almeno di quelli ancora in vita. Per gli altri, s’è affidato ai racconti di amici e parenti. La prima persona si alterna alla terza, le fotografie narrative dei personaggi scorrono intervallate da brevi excursus che hanno il compito di legare tutte queste storie all’interno della Storia, ovvero lo scudetto. Un successo che non aveva nulla di epico, di mitologico, ma fu invece costruito su fondamenta solidissime quali visione, tenacia, talento, amicizia. Valori forti, fondanti, portati avanti da uomini perfettamente in grado di trasmetterli.

Ricerche e vite vissute.

Il lavoro di Telese nel dietro le quinte di questo libro è stato, oggettivamente, encomiabile. E traspare tutto nelle 300 pagine. Non solo gli incontri faccia a faccia con i protagonisti dell’epoca, ma anche le letture fatte per approfondire, a partire dai tantissimi articoli de L’Unione Sarda, consultati grazie all’archivio del primo quotidiano dell’isola. Telese, raccontando le storie di quegli uomini, diventati sardi d’adozione, racconta anche un’epoca, una terra, una società, una cultura, un’umanità ormai dimenticata. In questo, probabilmente, è stato aiutato dalla forza intrinseca delle vite vissute da quegli uomini che, con indosso una maglia tanto iconica quanto esteticamente meravigliosa (tant’è che s’è presa la copertina), sono stati in grado di andare oltre i limiti loro e forse anche degli altri. Le ombre affascinano molto più delle luci, e lì di ombre ce n’erano parecchie da raccontare.

I meriti dell’autore.

Sfido chiunque a non sentire un groppo in gola nel leggere la fine di Claudio, più noto come Nené; a non trovarsi con gli occhi lucidi davanti ai ricordi della moglie di Martiradonna; a non pensare che a volte il destino può essere davvero infame scoprendo le sfighe di Corrado Nastasio; a non sorridere amaramente indagando le ombre di Scopigno. Si dice spesso che il calcio di oggi, e soprattutto i calciatori di oggi, nulla c’entrino con quelli d’allora. È vero, ma capirlo realmente non è semplice. Servono libri come Cuori rossoblù, dove i personaggi vengono prima della trama e dove l’impresa diventa tale solo perché compiuta da “quelli lì”. Lo scudetto cagliaritano ’69/’70 non è altro che la conseguenza di tutto questo, di quelle vite che si sono incontrate nel posto giusto al momento giusto, nell’epoca giusta. Ecco, Telese ha l’invidiabile abilità di raccontare quell’istante allungato nel tempo e di inserirlo nel quadro più ampio di un’Italia figlia del boom e alle prese con gli animi ribelli del Sessantotto. Contestualizza le storie e ne espande l’eco, dando vita a un libro che merita assolutamente di essere letto.

Perché leggere Cuori rossoblù:

perché racconta un pezzo di Italia, un pezzo di storia, tante vite. E soltanto alla fine anche di una pazzesca impresa calcistica.



Titolo:
Cuori rossoblù
Autore: Luca Telese
Editore: Solferino
Anno: 2020
Pagine: 300

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