Un viaggio nel calcio spagnolo e madridista


Pensare al Real Madrid come ad una squadra guidata da spagnoli è quantomeno complesso; infatti, nonostante il ruolo chiave di gente come Sergio Ramos e Isco, il nucleo principale che veste la camiseta blanca è composto da stranieri. Ancor più annebbiata è invece l’idea di una Nazionale spagnola aggressiva e mai doma che fa della grinta e dell’intensità le sue caratteristiche chiave, lontanissima parente della squadra che ha stupito il mondo nel secondo decennio degli anni zero figlia del tiki-taka catalano. Per riconquistare la storia della compagine madrilena e della Roja tra la fine degli anni ‘80 e gli anni ‘90 bisogna soffermarsi quasi esclusivamente su un nome: Emilio Butragueño. Noto ai più giovani per il suo ruolo dirigenziale all’interno dell’attuale Real Madrid, il Buitre (l’avvoltoio, soprannome con il quale è conosciuto nel mondo) è stato per un decennio il simbolo della Casa Blanca e della Spagna calcistica, oltre ad essere uno dei più forti giocatori di quegli anni (tanto da arrivare terzo nella classifica del pallone d’oro nel 1986 e nel 1987). L’impatto del Buitre sul calcio spagnolo rappresentò una netta asincronia con quello che era successo fino ad allora: il suo gioco rapido, tecnico e sgusciante in un contesto dove giganteggiavano squadre ruvide e solide era una netta novità per il modo di intendere il football da parte della piazza madridista di quel periodo. La stessa nazionale iberica ne giovò dell’avvento del Buitre, iniziando una transizione dalla furia esuberante e rocciosa ad una qualità più corale del gioco. Merito indiscutibile dell’autore del libro Juri Gobbini è quello di calare il lettore in un periodo storico poco noto e di utilizzare il Real Madrid degli anni ’80, quello successivo alla morte del presidentissimo Bernabeu (1978), come paradigma del mutamento attraversato dalla società spagnola a seguito della morte del dittatore Francisco Franco (1975). Calcio e storia che si intrecciano in un mix estremamente godibile. Ogni singolo dettaglio è approfondito e contestualizzato al punto giusto, offrendo al lettore tutti gli elementi che ne facilitano l’orientamento nel periodo storico-calcistico in questione.

La Quinta.

La narrazione di Gobbini non ruota però attorno al solo Butragueño, celebre per essere stato la punta di diamante di una macchina entusiasmante e non del tutto compiuta come quel Real Madrid. Al fianco di Emilio infatti si affermarono altri giocatori venuti fuori dal settore giovanile dei blancos: Manuel Sanchis, Míchel, Martín Vázquez e Miguel Pardeza sono gli altri moschettieri che formarono la arcinota “Quinta del Buitre”. Quinta perché erano cinque, Quinta perché erano tutti accomunati da essere venuti fuori dal settore giovanile, Quinta perché erano una classe di coscritti che si conoscevano a memoria sul campo e avevano l’obiettivo di riportare il Real Madrid al centro dell’universo pallonaro. Risultato? Sei vittorie della Liga, due trionfi in Coppa Uefa, 2 Coppe di Spagna e 4 Supercoppe Spagnole. Unica macchia la mancata e agognata Champions League: la septima.

Le diverse storie.

E la conquista della Coppa dei Campioni diventa il filo rosso con cui Gobbini analizza le storie dei protagonisti anche a seguito della loro dipartita da Madrid. L’autore infatti non molla mai i membri della Quinta, raccontando sia le loro non sempre entusiasmanti gesta in nazionale (eccezion fatta per la quaterna del Buitre alla Danimarca ai Mondiali del 1986) che le loro avventura in altri club (come Martin Vazquez a Torino o il Buitre in Messico). Il tutto avendo sullo sfondo i cambiamenti di mode e costumi degli spagnoli, la nascita di nuovi campioncini come Raul e l’ossessione per la coppa dalle grandi orecchie del Madrid. Non è un caso che la storia si chiuda con la duplice vittoria della Champions da parte dell’ultimo “sopravvissuto” in maglia blanca: quel Manolo Sanchis il cui padre faceva parte dell’ultimo Real in grado di vincere la Coppa. Come a sottolineare il legame quasi di sangue tra due dei più importanti cicli di vittorie della squadra della capitale spagnola.

Perché leggere La Quinta del Buitre di Juri Gobbini:

perché tutti pensate che il libro tratti di 5 calciatori: e se vi dicessi che uno di questi è un filosofo e due sono economisti?


Titolo:
La Quinta del Buitre
Autore: Juri Gobbini
Editore: Ebook
Anno: 2020
Pagine: 168

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