Un miracolo georgiano

Che sorpresa!

Kvicha Kvaratskhelia è stato LA novità della Serie A 2022-2023. Si tratta di un calciatore georgiano nato nel 2001, quindi ancora molto giovane nel momento in cui scriviamo. Il Napoli lo ha acquistato dalla Dinamo Batumi nell’estate 2022, per una decina di milioni di euro, una cifra che nel calcio di oggi passa quasi inosservata. In pochissimi conoscevano questo attaccante esterno dal fisico sottile ma slanciato. Un anno dopo è cambiato tutto: per i tifosi partenopei il ragazzo è diventato “Kvaradona”, dal miscuglio tra il suo cognome e quello dell’idolo cittadino per eccellenza, Diego Armando Maradona. Il georgiano è stato nominato miglior giocatore di tutto il campionato, aiutando il Napoli a vincere il terzo scudetto della storia. Il suo stile di gioco – veloce, elegante, fantasioso – ha conquistato i tifosi e la critica: qualche esperto ha proposto addirittura il paragone con George Best, mito irlandese degli anni Sessanta.

Impatto devastante.

Oggi Kvara è così famoso che lo si può trovare anche in libreria: merito di Emanuele Giulianelli, giornalista romano classe 1979 autore di Kvaradona. Un miracolo georgiano. I perché di questo libro appaiono molto chiari. Anzitutto, nessuno si aspettava Kvaratskhelia. La sua non è la “solita” storia: nell’immaginario collettivo, un giocatore così forte può arrivare dal Sudamerica, dai Balcani, dall’Africa. Non dalla Georgia, un paese di nemmeno quattro milioni di abitanti e calcisticamente periferico, per usare un eufemismo. In più, come si diceva, il suo impatto sulla nostra Serie A e sulla città di Napoli è stato a dir poco devastante. La squadra partenopea si è ben abituata agli eroi stranieri, basti pensare a Maradona ma anche allo slovacco Marek Hamsik (recordman di presenze con il club, 520) o al belga Dries Mertens (148 gol, top di sempre). Eppure quasi nessuno è stato in grado di fare la differenza fin dalla prima partita ufficiale, come Kvara.

Tante testimonianze.

Per il suo libro, Emanuele Giulianelli è partito da questi dati di fatto e da una passione personale per tutto ciò che riguarda la Georgia. Kvaradona diventa dunque un testo dalle due facce, quella sportiva e quella storico-geografica. Il maggiore merito dell’autore è stato quello di essersi documentato sul posto, raccogliendo testimonianze dirette un po’ con chiunque: dal papà di Kvaratshkelia (anche lui calciatore) ai suoi primi allenatori, da alcuni degli amici di infanzia fino alla vecchia gloria Kakhaber Kaladze, che gli appassionati ricorderanno bene. Le varie interviste tendono un po’ a ripetersi a livello di contenuti, ma tracciano un quadro chiaro di ciò che è stato Kvaratskhelia fino adesso, sia in patria che in Italia: del resto, la speranza è che il grosso della storia sia ancora da scrivere. E siccome «il calcio è molto più che calcio», come recita la quarta di copertina, Giulianelli aggiunge un panorama completo di storia ed attualità della Georgia: nei vari capitoli (tendenzialmente brevi, solo uno supera le quindici facciate) si parla anche di mitologia, personaggi storici, rapporti politici. E poi cucina, vino, luoghi da visitare: insomma, lo stesso libro che ci porta alle radici di Kvara potrà esservi utile anche come guida turistica, qualora vogliate avventurarvi da quelle parti.

Gol e assist di Kvaratskhelia al suo primo campionato in Italia.

Perché leggere Kvaradona. Un miracolo georgiano di Emanuele Giulianelli:

perché è un libro che mescola l’attualità calcistica e la storia (anche sportiva) di un paese poco conosciuto come la Georgia.


Titolo: Kvaradona. Un miracolo georgiano
Autore: Emanuele Giulianelli
Editore: Fandango Libri
Anno: 2023
Pagine: 198

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