La vera e affascinante storia di un pugile senegalese

Destinato a diventare un campione.

Questa storia vera comincia con la nascita del piccolo Mouhamed Ali, che avviene in un povero villaggio del Senegal. Suo padre è un pugile che spera in un futuro nel mondo della boxe per il figlio, e il nome che gli viene dato, quello di uno dei più grandi campioni di sempre, è dono e maledizione al tempo stesso. Ali cresce infatti seguendo regole rigidissime. Suo padre lo sveglia in piena notte per farlo allenare e gli impedisce di divertirsi con i compagni di scuola. Ali non capisce l’ossessione del padre: perché non può avere un’infanzia normale? Solo crescendo, e vedendo i suoi amici entrare nel giro della droga, si rende conto della fortuna che ha avuto ad avere un padre che, seppur con metodi poco ortodossi, ha fatto il possibile per dare al figlio una via di scampo dai pericoli della strada.

Non basta mai.

Con il passare del tempo, il giovane Ali comincia a battersi a livello regionale, con risultati strepitosi. Il suo stile e la sua disciplina sono incredibili e lasciano pubblico e avversari senza parole. Ma in Senegal non ha le possibilità che avrebbe in Europa. A malincuore, Ali decide di lasciare la sua terra alla ricerca di un futuro migliore.

Lotte e sacrifici.

La vita di Ali, prima in Francia e poi in Italia, è durissima. Ore e ore di estenuanti allenamenti non portano a niente di concreto: essendo senza permesso di soggiorno, è rischioso per i proprietari delle palestre farlo combattere. Inoltre Ali deve vivere in condizioni estreme, e per campare comincia a fare il venditore ambulante. Nonostante le mille difficoltà che deve affrontare quotidianamente, il pugile non smette un secondo di credere in quello per cui sta lottando. È nato per diventare un campione, e niente lo fermerà. E un incontro inaspettato sul treno con una ragazza italiana gli darà quella spinta ulteriore a coronare il suo sogno.

Una testimonianza toccante.

Scritta in modo accattivante dal pugile stesso e dalla brava autrice Rita Coruzzi, Mi chiamo Mouhamed Ali è una biografia che tiene incollati alle pagine e permette di conoscere in profondità la storia e i pensieri del campione, che ci viene svelato in tutte le sue qualità e debolezze.

Non aspettatevi però la classica epopea del ragazzo venuto dal nulla che ottiene tutto: questa storia è cruda e ben lontana da quella che potrebbe essere la trama di un film di Hollywood. Eppure, proprio per questo, ancora più vera e appassionante. Libro consigliato a tutti a partire dai 13 anni.

Perché leggere Mi chiamo Mouhamed Ali:

perché è una storia che non mancherà di ispirare chiunque la legga, anche chi non segue o non ama il pugilato.


Titolo: Mi chiamo Mouhamed Ali
Autore: Rita Coruzzi, Mouhamed Ali Ndiaye
Editore: Piemme
Anno: 2019
Pagine: 224

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