Dentro la storia di chi partecipa alle Olimpiadi

Solo una casa editrice francese poteva avere il coraggio di mandare alle stampe una piccola gemma come questo libro: tanto di cappello per aver pure pensato ad una traduzione limitata in lingua italiana che, per quanto distribuita artigianalmente (per maggiori info clicca qui ), permette anche a noi di conoscere storie non così conosciute.

Dalla grafica alla storia dello sport.

L’autrice, Orith Kolodny, nella sua vista passata è stata atleta di grande livello, campionessa di velocità, ha detenuto per anni il record israeliano dei 400 metri: nell’Introduzione, è lei stessa a raccontare la propria esperienza in corsia, e poi come i casi della vita abbiano condotto la nipotina di Jacob Kolodny, bibliofilo trasferitosi da Parigi a Kfar Saba (vicino a Tel Aviv), a studiare al Politecnico di Milano. Ci troviamo insomma di fronte ad un’autrice che non solo mischia mondi culturali diversi (cosa che si vede dal fatto che finalmente, leggendo Olimpix, ci imbatteremo anche in storie di sport nuove, non le sole che vengono sempre raccontate, e poi riciclate in Italia), ma pure discipline diverse, visto che il libro contiene sì delle storie, ma pure moltissime infografiche. Ancor meglio, l’elemento grafico si fonde con quello verbale, aiutando la realizzazione del modulo di base dell’opera, quello binario che presenta due storie accomunate da un elemento. Difficile da spiegare, più facile da rimirare!

Storie per tutti i generi.

Il libro, che è per adulti ma può anche diventare un bel regalo per un ragazzo grandicello appassionato di storia dello sport, va a pescare a piene mani dalle storia dei e delle partecipanti alle Olimpiadi, da Atene a Tokyo, partendo dai must come Jesse Owens, Emil Zátopek,  e Suzanne Lenglen. Fra le storie del passato, l’autrice mostra di avere un particolare gusto per lo strambo: senza spoilerare, ci imbatteremo nel postino cubano costretto a farsi un pisolino dopo aver esagerato nello spuntino in un frutteto durante la maratona, nel canoista che conquista la medaglia d’oro e la mostra al padre che anni prima aveva rinunciato a partecipare alle Olimpiadi proprio per assistere alla sua nascita, nei due giapponesi che ben prima di Barshum e di Tamberi divisero la medaglia, anche se in maniera differente e più concreta del qatariota e dell’italiano, nel fondista lussemburghese che, vincendo inaspettatamente l’oro, mise in imbarazzo la banda olimpica, che non sapeva che pesci pigliare al momento dell’inno…

Perché leggere Olimpix:

Per farsi trovare pronti per le Olimpiadi, sia dal punto di vista del racconto verbale, che della grafica!


Titolo: Olimpix
Autore: Orith Kolodny
Editore: Les Arènes
Anno: 2024
Pagine: 173

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