Gianni Brera e il manuale del bravo calciatore

Un manuale di studio.

I campioni vi insegnano il calcio è un manuale che Gianni Brera ha scritto nel 1965, all’età di 46 anni (è morto a 73, nel ’92). Brera è considerato lo scrittore più influente per il giornalismo sportivo italiano. È stato direttore della Gazzetta dello Sport e ha lavorato per altri quotidiani quali Il Giorno, Il Giornale e La Repubblica, oltre che per la rivista Guerin Sportivo. Per questo libro la sua idea è suggestiva: «un corso di lezioni di calcio “alla buona”, senza complicazioni di termini gergali, tiritere geometriche e troppo sottili divagazioni psicologiche». Un testo di studio per i «piccoli e grandi amici del calcio» e con professori d’eccezione: i fuoriclasse del momento. Eccoli: due portieri (Sarti e Ghezzi), tre difensori (Cesare Maldini, Salvadore, Guarneri), tre centrocampisti (Trapattoni, Angelillo, Bulgarelli), un centravanti (Altafini), due “atipici” (Sivori e Rivera) e un pokerissimo di ali (Menichelli, Corso, Stacchini, Mora e Domenghini). Chi ha orecchie per intendere avrà inteso, ma non preoccupatevi se questi nomi vi dicono poco o nulla: Brera ve li introdurrà di volta in volta.

Palla ai principianti.

Come ogni manuale che si rispetti anche questo è corredato di immagini che inquadrano i protagonisti in azione: sono le foto, con tanto di didascalie, che l’autore ha raccolto girando per le “aule” dei docenti ovvero i campi di allenamento. Il contenuto delle lezioni è ispirato dalle interviste realizzate coi campioni. L’obiettivo è doppio: istruire i principianti che non sanno da dove cominciare ed affinare lo spirito critico del tifoso medio. Non c’è dunque uno specifico target di pubblico: Brera si rivolge anzitutto ai “novellini” ma gli argomenti stimolano anche l’interesse dei più competenti. La prefazione contiene alcune considerazioni generali; segue una sezione con le principali tattiche di gioco -con relative grafiche- ed un’altra sulla figura dell’arbitro. Poi finalmente parola ai professori col maestro del dribbling, Omar Sivori, ad aprire le danze. Inizialmente Brera si attiene al ruolo di voce narrante mentre proseguendo veste direttamente i panni dei giocatori immedesimandosi con essi: è il caso del difensore Cesare Maldini o dell’attaccante José Altafini, che parlano in prima persona singolare.

Uno stile insolito.

Le immagini accompagnano puntuali e catturano i colpi fondamentali di ciascun atleta. Chiusura con il breve congedo dell’autore e la non meno interessante postfazione di Paolo Brera, terzo dei quattro figli del giornalista. Anche chi non ha mai sentito parlare di Gianni Brera si accorgerà di come il suo stile possa risultare insolito: molto espressivo, a tratti misterioso, con un che di elaborato ma anche di colloquiale. Pure in questo scritto alla buona non è sempre facile stargli dietro: parole come “prillare” (rotolare, ruotare su sé stessi), “causidico” (diplomatico?), “cianchettata” (sgambetto), “margniffone” (furbone?), rischiano di spiazzare il lettore a prescindere dalla sua esperienza. Ma la nitidezza dei giudizi e la viscerale passione per il calcio emergono pressoché intatte e questa in fondo risulta la grande forza del libro. A chi consigliarlo dunque? Senz’altro agli appassionati adulti, specie chi avesse già conoscenza di Brera e i suoi campioni. Quanto ai più giovani non si scoraggino: anche a loro la lettura offre più potenziali guadagni che ostacoli.

Perché leggere I campioni vi insegnano il calcio di Gianni Brera:

per conoscere la tecnica di grandi campioni del passato; per avere un assaggio del particolare stile giornalistico di Brera.



Titolo:
I campioni vi insegnano il calcio
Autore: Gianni Brera
Editore: Book Time
Anno: 2008, 2012
Pagine: 220

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