Un libro per il centenario del Piacenza Calcio


Un libro insolito.

Non è così semplice valutare questo libro. Le premesse sono buone: dopo aver letto la quarta di copertina siamo portati a chiederci cosa possa unire due squadre di calcio in apparenza così lontane, il Piacenza (“la Lupa”) e il San Lorenzo de Almagro (“il Santo”), formazione argentina di Buenos Aires. Chi spera in qualche scoperta o retroscena storici resterà però a bocca asciutta, perché il filo conduttore del testo è “solo” la grande passione dell’autore per ambedue i club. Oltretutto, Fair Bonet si spende molto di più sul suo primo e più grande amore sportivo, la Lupa, mentre al Santo dedica gli ultimi 3 capitoli dell’opera. Piacenza e San Lorenzo non sono dunque gemellate in alcun modo, né legate da chissà quali aneddoti del passato. Inoltre, a voler essere pignoli, il libro presenta qualche problema di stile.

Uno stile insolito.

Uno in particolare: le virgole. Ce ne sono pochissime, i periodi spesso diventano fiumi in piena che rischiano di travolgere il lettore ed è un peccato, perché la scrittura non è raffinata ma nemmeno malvagia. Anzi, a onor del vero ci sono dei passaggi in cui Fair Bonet diventa veramente apprezzabile, se non esilarante. Un esempio? «…mi spostai dalle tribune verso il tunnel in ombra che portava ai bagni. Da lì riuscii a gustare meglio il desolante scempio che le due squadre stavano perpetrando ai danni del gioco del calcio». C’è una maniera più cruda e al contempo poetica di descrivere uno zero a zero in Serie B? Stralci come questo ci avvicinano al punto di forza di questo libro. Bonet si rivela un tifoso vero, di quelli che sin da ragazzi hanno stretto un tacito patto con la loro squadra del cuore.

Una passione insolita.

La Lupa e il Santo, pubblicato nel centenario del “Piace” (2019), descrive la genesi della sua passione biancorossa nutrita da tantissime trasferte e raccontata con un’intonazione molto gradevole. Soprattutto, quasi mai corrisposta da risultati all’altezza di tanto amore, come potrete (ri)scoprire facendovi accompagnare nella storia recente del Piacenza, dai fasti degli anni ’90 al declino nel nuovo millennio, fino al fallimento del 2012. La lettura vi porterà dritti nel cuore del cosiddetto tifo “provinciale”, facendovi assaporare il suo particolare gusto: «Tifare per squadre come il Piacenza è qualcosa di intimo, non lo si fa per gloria o per vanto, lo si fa e basta. Se scocca la scintilla non te la cavi più». A farvi strada saranno un supporter purosangue e personaggi quali Gigi Cagni, Massimo Taibi, Stefano Maccoppi e Totò De Vitis. Se questi nomi evocano in voi qualcosa, anche solo il ricordo di una figurina, fate un pensierino al libro di Fair Bonet: saprete apprezzarlo, nella sua singolarità.

Perché leggere La Lupa e il Santo di Fair Bonet:

per calarsi con efficacia nella realtà del tifo di provincia; per rivisitare il calcio anni ’90.


Titolo: La Lupa e il Santo
Autore: Fair Bonet
Editore: Elison Publishing
Anno: 2019
Pagine: 146

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