4 giugno 1977, gli scozzesi conquistano Londra

La storia di una rivalità che trova sfogo nel calcio. Scozia di qui, Inghilterra di là. Se si trovano in campo, la motivazione è nella sfida in sè. Oggi, per trovarle sullo stesso campo, c’è bisogno che un sorteggio le metta insieme in una manifestazione, sia l’Europeo, il Mondiale o le qualificazioni per arrivarci. Magari solo un’amichevole, in cui sarebbe curioso capire quanto di friendly potrebbe esserci. Fino al 1984 non c’era necessità di rifarsi all’urna. Ogni anno per un secolo intero, dal 1884 in poi, Scozia e Inghilterra si sono trovate una contro l’altra nel Torneo Interbritannico, a cui partecipavano anche Galles e Irlanda. Il libro di Antonello Cattani, La traversa spezzata, gira attorno a una delle rivalità in seno al territorio di sua maestà. Gli eredi di William Wallace contro i “maestri”.

Prologo di un trionfo.

Il 1966 è l’anno del Mondiale vinto in casa dai vari Banks, Moore, Charlton, Hurst. Ma il decennio successivo è quello dello splendore scozzese. Una squadra che mischia talentuosi interpreti come Archie Gemmill (il suo gol all’Olanda, ai Mondiali del ’78, è stato reso ancora più celebre da Trainspotting) a lottatori come Joe Jordan, futuro “squalo” del Milan, fino a fuoriclasse assoluti quali Kenny Dalglish. Antonello Cattani prende spunto da quegli anni per un romanzo in cui protagonista è un giovane ragazzino italiano che si appassiona alla cultura scozzese, grazie all’aiuto della madre di una compagna di classe. In anni senza calcio internazionale in tv, in cui la globalizzazione è un miraggio, trovare tracce di quel che accade Oltremanica è un’impresa. Viene in aiuto il proprietario di un bar nella provincia toscana, tifoso del Celtic.

Tre fronti.

Nel racconto si alternano tre diverse sezioni. I tentativi del piccolo Marcello di alimentare la crescente passione sono intervallati dai capitoli dedicati al giornalista John McKenzie, altro personaggio di fantasia, e a quelli legati alla storia personale di Rod Stewart, stella della musica internazionale, nella cui famiglia il calcio (e la nazionale) sono una religione. Non manca qualche buona “chicca” (lo sapevate che Stewart, Elton John e Freddie Mercury stavano pensando di mettere insieme un gruppo?), all’interno di una narrazione che scorre veloce, leggera. Punto finale è il 4 giugno 1977 citato nel sottotitolo del libro, quando gli scozzesi conquistano Londra, vincendo la partita e il Torneo Interbritannico per la gioia sfrenata della Tartan Army, la parte calda del tifo scozzese che si riversa per le strade a festeggiare il trionfo. La traversa spezzata è un libro che si può leggere rapidamente, specie in tempi di abbondanti spazi liberi come le feste natalizie o le ferie estive. È un’opera in cui la rivalità di vicinato sfocia nell’emozione del gesto sportivo, pur con l’ostacolo di un’epoca in cui non tutto il calcio era accessibile, in particolare le imprese al di là dei confini più vicini.

Perché leggere La traversa spezzata di Antonello Cattani:

perché lascia nel lettore un senso di grande passione, la voglia di rispolverare vecchi libri di storia; perché trasmette amore per la Scozia senza l’odio superfluo per la perfida Albione; perché parla di una passione sana, scevra da ricadute ultrà.


Titolo: La traversa spezzata 
Autore: Antonello Cattani
Editore: Urbone Puglishing
Anno: 2020
Pagine: 162

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