Berrettini e Sinner, la nuova Età dell’Oro del tennis italiano

Panatta scrittore.

È vivace e brillante l’Adriano Panatta scrittore: impugna la penna con la stessa abilità con cui impugnava la racchetta da tennis. Il proprio valore sportivo lo ha dimostrato, come si sa, negli anni ’70, arrivando ad essere il numero 4 al mondo. Non minore sembra essere il suo valore in campo letterario, confermato anche da questa ultima fatica affrontata col giornalista Daniele Azzolini: Niente è impossibile. Non nuovo a simili esperienze, Panatta dimostra sempre avvedutezza e lucidità nelle analisi e nei commenti. Il libro è un’investigazione dell’attuale periodo tennistico italiano, con confronti e retrospettive col (proprio) passato e con uno sguardo anche proiettato al futuro. Il titolo del volume non vuole essere solo un auspicio o un’esortazione relativa al tennis di casa nostra, ma una convinzione, una certezza suffragata da risultati e ottime premesse.

Le “Età dell’Oro”.

A chiarire il perimetro entro cui si muove il discorso è il sottotitolo: Berrettini e Sinner, la nuova Età dell’Oro del tennis italiano. Gli autori si concentrano sui nostri due tennisti di punta, raccontati da una molteplicità di punti di vista. E in una sequenza di capitoli caratterizzati, diversificati. C’è stata una precedente “Età dell’oro” prima di quella attuale, che coincideva esattamente con quel periodo degli anni ’70 in cui Panatta e i vari Barazzutti, Bertolucci, Zugarelli dominavano la scena e spingevano il nostro tennis a livelli altissimi. Ma non si tratta di un ricordo nostalgico di quei tempi, quanto piuttosto di un’occasione per evidenziare confronti, evoluzioni, diversità rispetto al presente.

Match in diretta.

L’occhio dell’ex tennista e del giornalista Daniele Azzolini, dicevamo, è puntato sugli atleti che nel nostro attuale tennis rappresentano una solida realtà. Non si tratta di rintracciare promesse o future speranze, ma presentare il valore e le imprese dei due atleti – Sinner e Berrettini – che in questi anni hanno già avuto modo di affermarsi imponendosi anche sulla scena internazionale. Con ottime prestazioni, grandi risultati e in attesa di alzare trofei che li consacrerebbero definitivamente a livello planetario. Il libro prevede il racconto dei loro incontri più significativi, intervallati dalla narrazione della loro vita e delle loro carriere. Troviamo dunque i “match raccontati in diretta” di Berrettini (US Open 2019, ai quarti di finale vince su Monfils; Madrid 2021, in finale Zverev gli sfila il primo Masters; Australian Open 2022, al terzo turno batte Alcaraz; Wimbledon 2021, una sconfitta in finale che vale un’impresa) e quelli di Sinner (Internazionali di Roma 2019, batte Johnson al debutto; Miami 2021, sconfitto in finale da Hurkacz; Wimbledon 2022, agli ottavi vince su Alcaraz; Wimbledon 2022, sconfitta onorevole ai quarti). Pagine interessanti e descrittive. Quasi “telecronache” realizzate a posteriori. Gare raccontate con proprietà, competenza, leggerezza. Sottolineando gli aspetti positivi anche delle sconfitte, ricavando informazioni circa i margini di miglioramento, i punti di forza, i possibili sviluppi nella conduzione del gioco.

Berrettini, Sinner e…

Quella degli incontri in presa diretta è una delle sezioni del testo, il vero leitmotiv che tutto unisce e tutto collega. Molte altre però sono le parti, ognuna tesa a inquadrare e a far conoscere con compiutezza i nostri tennisti più blasonati. Ecco allora gli accenni alle loro biografie. La loro storia e il loro presente commentato dai rispettivi allenatori; il giudizio che su di loro hanno espresso alcuni famosi ex colleghi. E i piccoli segreti: “gossip, famiglie, cucina e diete, abitudini, soprannomi, musica e guadagni”. Panatta, inoltre, non può esimersi dal valutare il loro gioco e i loro colpi. Considerati uno ad uno: servizio, risposta, dritto, rovescio, volèe, tocco, forza mentale. Di Berrettini e di Sinner, ma anche di Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti: la squadra azzurra, insomma. Soppesata e giudicata con rigore e simpatia da Adriano. Il lettore ne scoprirà le valutazioni e le considerazioni. E grazie soprattutto all’ultimo capitolo, benchè magari non praticante o tifoso di tennis, avrà facilmente modo di consultare lo score dei protagonisti delle due “Età dell’oro”: quella dei cosiddetti “ragazzi di Formia” (i tennisti che negli anni ’70 gravitavano attorno al Centro Tecnico di quella città) e quella della più recente generazione. Quella per la quale «niente è impossibile». Parola di Adriano Panatta.

Perché leggere Niente è impossibile di Adriano Panatta con Daniele Azzolini:

perché si tratta dell’esaustivo racconto della vita e della carriera dei due più forti tennisti italiani del momento; per l’interessante e continuo confronto tra il tennis degli anni ’70 e quello attuale; per la modalità narrativa briosa e rigorosa che imprime al contempo leggerezza, spessore e qualità al lavoro.


Titolo: Niente è impossibile
Autore: Adriano Panatta (con Davide Azzolini)
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2022
Pagine: 233

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