San Antonio, la dinastia più longeva della NBA

Non è da tutti pubblicare un libro a poco più di vent’anni e Luca Spadacenta ci è riuscito, con il suo The Spurs Way (Ultra Sport 2021, 342 pagine). È un libro di basket consigliato ai… malati di basket, non basta essere spettatori occasionali o “semplici” appassionati per goderselo. Bisogna salire sulla stessa barca dell’autore per il quale, come recita il retro di copertina, «la pallacanestro è diventata una splendida ossessione». Il testo parla dei San Antonio Spurs, squadra della NBA con sede nella città di San Antonio, in Texas. Nel 1996 la compagine color nero-argento ha promosso un dirigente, Gregg Popovich, nel ruolo di allenatore. Un quarto di secolo dopo il coach è ancora lì, ad insegnare basket sulla stessa panchina. Apparentemente burbero e inflessibile, Popovich è diventato il simbolo della squadra e dell’intera comunità cittadina. Da quel lontano giorno nel ’96 ha condotto gli Spurs alla vittoria di ben cinque titoli, riuscendo a presentare squadre competitive all’inizio di ogni stagione. Non a caso è diventato il coach col maggior numero di partite vinte nella storia della NBA.

Almanacco.

Ma non ha fatto tutto da solo: lo hanno aiutato assistenti di alto livello e giocatori eccezionali. Leggende del parquet come David Robinson, Tim Duncan, Tony Parker e Manu Ginobili, ma anche una miriade di cosiddetti comprimari tra cui anche Marco Belinelli, primo italiano a poter baciare il trofeo di campione NBA (nel 2014). Luca Spadacenta è nato nel 1999 e dunque in piena epoca San Antonio. Il libro The Spurs Way riflette la sua smisurata passione (anzi, ossessione) per la squadra e per il basket (anzi, il Gioco con la G maiuscola). L’opera è divisa in sette capitoli di lunghezza variabile, cui si somma una breve appendice che contiene alcune considerazioni conclusive. L’idea è quella di ripercorrere, annata per annata, l’intera gestione Gregg Popovich (1996-2021), in una sorta di almanacco degli Spurs in forma discorsiva. Lo schema è fisso: per ciascuna stagione c’è una rapida introduzione, con il riepilogo di acquisti e cessioni e dei giocatori a disposizione, poi i fatti salienti durante la regular season e il percorso nel playoff (la fase finale del campionato) descritto partita per partita.

Cronaca.

Il racconto è dunque molto ripetitivo e questo rischia di rendere la lettura più faticosa. C’è tanta cronaca e ci sono tantissimi dettagli. Nomi, azioni e punteggi si susseguono vorticosamente e talvolta si può perdere il filo del discorso. Ma come dicevamo, se siete ossessionati di basket vale la pena arrivare fino in fondo. Perché in un solo libro passerete attraverso venticinque anni di NBA, ricordando le partite memorabili e i piccoli-grandi eroi che hanno reso sempre più bella la lega americana. Perché tra le righe, a suon di canestri e statistiche, si delinea con chiarezza (a parte qualche tecnicismo di troppo) il valore della “dinastia” Spurs e dei suoi protagonisti, su tutti il totem Tim Duncan. Soprattutto perché, come si diceva, non è facile trovare un autore così “acerbo” (se ci è concesso) con una passione così matura. A nome di tutti i fan della palla a spicchi, possiamo dunque augurarci che la produzione scritta di Luca Spadacenta non si fermi qui: a giudicare da questo libro la benzina, ovvero l’amore per il Gioco, sembra essere l’ultimo dei problemi.

Alcuni esempi di gioco dei San Antonio Spurs.

**Perché leggere The Spurs Way di Luca Spadacenta:**

perché riassume, con dovizia di particolari, un’epopea sportiva straordinaria; perché a volte sembra di essere lì, a bordocampo, ad osservare Gregg Popovich e la sua banda.

Titolo: The Spurs Way
Autore: Luca Spadacenta
Editore: ultrasport
Anno: 2021
Pagine: 342