L’evoluzione tattica della Serie A

Di calcio si parla tanto, ma se ne capisce tendenzialmente poco. La conoscenza diffusa è limitata a un livello da bar sport: si prendono i titoli della Gazzetta, ci si mescolano insieme gli highlights delle partite, si aggiunge una qualche voce di mercato, ed ecco il coktail calcistico medio. Non che ci sia nulla di male, anzi, la possibilità di parlarne convinti di aver ragione è la forza straordinaria del pallone: ci sentiamo tutti competenti e abbiamo buoni motivi per credere di esserlo. Ma la realtà calcistica è molto più complessa e affascinante di quella stereotipata e sovente raccontata dai media mainstream. Purtroppo spesso ci mancano gli strumenti per leggerla e comprenderela. Ecco allora che Calcio liquido di Emiliano Battazzi si rivela un prezioso mezzo per imparare a guardare il calcio italiano secondo criteri, categorie e parametri diversi da quelli abitudinari.

Dal Milan di Sacchi all’Italia di Mancini.

L’autore, caporedattore de L’Ultimo Uomo, si cimenta in un esercizio per nulla semplice, ovvero raccontare in poco pù di duecento pagine l’evoluzione tattica della Serie A negli ultimi trent’anni. Battazzi riesce nell’impresa di toccare innumerevoli allenatori e filosofie di gioco apparse nel campionato italiano – si va da Liedholm a Zeman, da Sacchi a De Zerbi, da Guidolin a Montella, non manca proprio nessuno – sfoderando una capacità di sintesi notevole che permette di affrontare molteplici tematiche in un numero contenuto di pagine senza che ne venga intaccata la completezza. In un pugno di paragrafi il lettore troverà la descrizione del gioco della Juventus di Conte, il racconto dell’Empoli di Sarri e la spiegazione delle innovazioni portate da Zaccheroni: tutto a portata di mano grazie anche ad un linguaggio tecnico che non scade in inutili tecnicismi e pertanto adeguato ad un’ampia platea.

Influenze.

Nonostante il calcio italiano tenda a guardare molto a se stesso e poco all’esterno, non sono mancate negli ultimi tre decenni influenze e contaminazioni straniere che hanno toccato anche in maniera profonda la Serie A. Il gioco di posizione di Guardiola, il gegenpressing di stampo kloppiano e la periodizzazione tattica portoghese sono alcuni esempi di concezioni calcistiche o principi tattici che si sono almeno parzialmente diffusi anche in Italia, e di cui Battazzi traccia le principali linee di sviluppo, cosicché il lettore possa farsi un’idea generale delle recenti evoluzioni tattiche a livello europeo. D’altra parte non si può capire il calcio italiano da un punto di vista tattico senza avere presenti le principali tendenze del continente. Anche perché, pur tra mille resistenze e spinte reazionarie, l’Italia di Mancini ha dimostrato che se vuole un futuro il calcio italiano dovrà per forza adeguarsi «alla contemporaneità del calcio liquido, abbandonando timori ingiustificati e posizioni pregiudiziali», come spiega l’autore. Perché, come recita il titolo, il punto d’arrivo odierno dell’evoluzione tattica è la “liquidità”, ovvero un calcio dove «l’idea di un’identità tattica fissa e immutabile ha perso significato» e dove i principi di gioco e non i moduli sono «la vera nuova carta d’identità». Calcio liquido non cambierà i termini del discorso calcistico all’italiana al quale si accennava poco fa, ma a coloro che si confronteranno con l’opera fornirà utili strumenti per guardare una partita con occhi più consapevoli.

Perché leggere Calcio liquido di Emiliano Battazzi:

perché è spiegata una volta per tutte la differenza tra contropiede e ripartenza.


Titolo: Calcio liquido. L’evoluzione tattica della Serie A
Autore: Emiliano Battazzi
Editore: 66thand2nd
Anno: 2021
Pagine: 256

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