Riflessioni sul calcio dell’allenatore italiano

«Ho iniziato questo lungo viaggio con l’esperienza personale accettando di “vivere al fronte”, cioè di fare sport in prima linea, mettendoci la faccia sempre e comunque. Soltanto così sono riuscito ad arricchire la mia… banca dati, che oggi mi ritorna particolarmente utile riassunta sotto la voce dell’esperienza».


Diciamolo chiaro e tondo: È molto semplice è uno dei libri sportivi più attesi del 2019 in Italia. E la stessa casa editrice, la Sperling & Kupfer, in copertina ha voluto sottolineare l’importanza del libro con una fotografia di Allegri in smoking (quasi fosse pronto per farci sedere a cena ad un gran galà nel salotto di casa sua) e con i titoli scritti in oro: il classico libro che, anche solo per l’aspetto estetico, non si può non avere in libreria! Insomma di aspettative ce ne erano molte per questo Allegri in versione James Bond. Eppure il libro non è un racconto aneddotico sulla vita del curioso personaggio livornese, tutt’altro: all’interno dell’introduzione del libro, quella che viene chiamata l’allegriade, Max parla infatti di un viaggio all’inseguimento di un pallone da calcio da condividere con il lettore. Con il passare delle pagine però questo viaggio si manifesta sempre di più come una sorta di “coaching operativo” per chiunque nella vita, per esigenze lavorative o personali, si dovesse trovare a gestire un gruppo di lavoro. Ed è proprio in questo che È molto semplice spicca, in quanto non è, come molti potrebbero pensare, l’autobiografia di uno degli allenatori italiani più vincenti della storia ma è un insieme di spunti, pillole, suggerimenti e riflessioni su cosa significa per Allegri fare l’allenatore. Il tutto spiegato in maniera diretta, chiara ed efficace.

Pallone e non solo.

Per raccontare ai lettori la propria visione calcistica, Allegri suddivide la narrazione in 32 sue regole fondamentali che corrispondono a pillole sviscerate a suoni di esempi nel corso dei capitoli (la maggior parte di questi riferiti alla parte di carriera trascorsa sulla panchina della Juventus). Il calcio è ovviamente il fattore centrale, ma non costituisce l’unico argomento: proprio all’inizio del libro infatti il mister della Juventus riconosce l’importanza di persone interessate al mondo e non esclusivamente concentrate sul pallone. Questa apertura mentale è ritenuta un valore chiave nella sua esperienza e ciò viene sottolineato dal continuo riferirsi ad altri sport come l’ippica ed il basket oppure dall’analisi fatta su scelte imprenditoriali di stimati manager. L’espediente narrativo scelto da Max è quello di porre la regola ad incipit di ogni capitolo, analizzarla e darle una collocazione precisa all’interno della settimana calcistica di una squadra (come se stesse dicendo al lettore quando vale la pena applicarla in una settimana abituale della stagione calcistica). In questo modo Allegri svela come avviene la preparazione mentale delle sue partite e lascia parlare le situazioni di campo, i colleghi (su cui si esprime sempre in maniera un po’ troppo politically correct) e uomini di sport.

I punti fermi di Allegri.

La scelta dell’editore all’interno dei diversi capitoli è quella di intervallare alle parti di testo le frasi chiave dette da Max (a mo’ di slogan), dichiarazioni di altri tecnici e di calciatori che commentano l’operato del tecnico della Juve. Così sono sveltati tanti clichè tattici del tecnico livornese (come la gestione dei momenti delle partite o l’importanza di collocare il talento in un sistema organizzato), viene sottolineata ancor di più la sua passione per alcuni giocatori (in particolare Mandžukić) e vengono ripercorse alcune partite chiave nella sua carriera (la trasferta di Monaco con il Bayern nel 2016 e la finale di Cardiff del 2017 fino alla recentissime partite del 2019). L’idea di mettersi in cattedra a spiegare il proprio concetto di calcio e come i suoi valori chiave siano utili e funzionali anche nella vita non sono un’idea innovativa nel panorama della letteratura calcistica (libri come Coaching Guardiola di Violan o L’alieno Mourinho di Modeo possono essere assimilati a quello di Allegri). Ma la scelta di analizzare un postulato per ciascun capitolo utilizzando come elementi esplicativi situazioni di campo rende il testo di facile lettura e chiaro nei contenuti. Ciò fa si che il libro non indaghi i metodi di lavoro e le strategie di Allegri, ma apra al lettore quella che è l’analisi psicologica legata alla preparazione dei match calcistici. Un concetto difficile che Allegri riesce a rendere in maniera «molto semplice».

Perché leggere È molto semplice di Massimiliano Allegri:

Perché c’è un affondo favoloso sull’ippica e, se non vi dovesse bastare,….c’è un capitolo intero su allenare CR7.



Titolo:
È molto semplice
Autore: Massimiliano Allegri
Anno: 2019
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 230

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