I miti controversi dello sport

Ogni persona è un miscuglio di luce ed ombra, e i campioni dello sport non fanno eccezione. È questa l’idea fondante – non rivoluzionaria, ma sempre attuale – di Imperfetti. Il libro è scritto dal giornalista Maurizio Crosetti e pubblicato da Contrasto (www.contrastobooks.com), editore specializzato nel settore della fotografia. Anche questo volume è accompagnato da scatti di repertorio, che colorano le storie portate in scena da Crosetti. Sono racconti sommari, di circa dieci facciate l’uno, in cui forse il ruolo maggiore è svolto proprio dalle fotografie, effettivamente molto “intense”: «Sono parole da guardare e immagini da leggere», scrive l’autore. Non dovreste dunque impiegare molto a concludere il libro: potrebbero bastarvi anche solo un giorno o due, se vi mettete d’impegno. Ci sono quattordici personaggi dei quali, al momento della pubblicazione, tre sono purtroppo già morti ed altri due ancora coinvolti in vicende giudiziarie.

Lettura inquieta.

Nelle storie non è sempre presente il lieto fine, ed anzi Crosetti insiste maggiormente sulla parte scura dei suoi protagonisti. Rimanendo in tema di fotografie, è un po’ come passare in rassegna dei negativi in bianco e nero: più spesso i colori sono quelli del dolore, del dramma, del mistero. Il che potrebbe rendere la lettura più inquieta, specie se siete persone particolarmente sensibili. D’altronde, uno degli obiettivi dichiarati è proprio quello: non fermarsi all’apparenza dorata e provare a considerare ‹‹i coni d’ombra, zone dell’esistenza dove c’è silenzio, buio e desolazione. In fondo è vero che «se sapessimo ogni segreto, la realtà dei miti imperfetti ci farebbe anche un po’ paura»: il libro lascia esattamente questa sensazione nella mente. Il che non è necessariamente un bene: la brevità dei capitoli non permette di contestualizzare al meglio i suddetti coni d’ombra, e la secchezza della nuda cronaca rischia di prendere il sopravvento.

Divisione nell’unità.

Di tutti i quattordici “prescelti” sarebbe forse necessario leggere qualcosa in più, magari le rispettive autobiografie in cui generalmente tutto è più approfondito e spiegato. Qualcuna l’abbiamo già, come The Best del calciatore George Best, oppure Breaking the Surface del tuffatore Greg Louganis. Per non parlare del “solito” Open di Agassi. Con la sua carrellata di miti imperfetti, Maurizio Crosetti rimane ad un livello più superficiale, ma forse proprio per mostrarci quanto quella superficie, in apparenza così solida, sia al contempo «materiale poroso e grezzo, quasi sempre friabile che si sbriciola tra le dita». Non è tutto oro quel che luccica, specie ai massimi livelli dello sport professionistico in cui tutto ciò che accade rimbomba, e chi viene esaltato oggi potrà essere dimenticato domani: chiedere ai vari Ben Johnson, Lance Armstrong, Oscar Pistorius, o anche a un nostro connazionale come Alex Schwazer. Campioni saliti molto in alto e poi caduti, a volte persino sprofondati. Per loro Crosetti ha utilizzato le parole dello scrittore Italo Calvino: «non c’è una parte buona, non c’è una parte cattiva, c’è interezza nella scissione, c’è divisione nell’unità».

Perché leggere Imperfetti di Maurizio Crosetti:

perché è un libro che attraversa varie discipline e dà modo di conoscere, o di ricordare, tanti sportivi diversi.


Titolo: Imperfetti
Autore: Maurizio Crosetti
Editore: contrasto
Anno: 2021
Pagine: 207

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