La storia del calcio sudamericano


Locos por el fútbol
più che un libro è un viaggio tra le pieghe del Sudamerica con due compagni di viaggio ben precisi: Carlo Pizzigoni e ovviamente….la pelota! Prima che l’avvocato si mettesse a raccontare storie su Sky o a teatro la coppia, legata alla palla a spicchi americana, è sempre stata Federico Buffa & Flavio Tranquillo. Poi si sa che il richiamo del calcio è troppo forte e così Buffa ha iniziato a raccontarci storie ed aneddoti sul mondo pallonaro. Per farlo in maniera così meticolosa ed entusiasmante c’era bisogno di una persona che amasse visceralmente il pallone in tutte le sue sfaccettature. Carlo Pizzigoni è questo: è l’uomo dietro le quinte della fortuna avuta da Buffa con i suoi fantastici lavori. Ma se per esigenze televisive in pochi secondi sono condensati numerosi ed affascinanti aneddoti ecco che in Locos por el Fútbol vengono affrontati personaggi realmente esistiti o immaginari che sono all’origine dell’amore per il calcio sudamericano: el Futbol!

I ritratti: Tevez, Escobar & Co.

Si va dalle super potenze Brasile ed Argentina per arrivare alle piccole Bolivia e Perù. Si resta estasiati per personaggi come El Loco Bielsa o Teofilo Cubillas allo stesso modo di come si partecipa in maniera intensa al dramma della squadra boliviana The Strongest (nel 1969 un incidente aereo non fece sopravvissuti tra i membri della squadra). La vicenda umana di Arsenio Erico è trattata con la stessa cura del Maracanazo. La narrazione ha una linearità cronologica che viene interrotta da alcuni ritratti di personaggi (o brevi focus su argomenti necessari) che meritano un approfondimento a parte: trattasi di storie nelle storie. Ci si imbatte così in Carlitos Teves, il giocatore del popolo, che nel 2004, essendo un dei personaggi più in vista dell’Argentina, è causa e motore di un nuovo innamoramento del popolo argentino per l’Albiceleste. Pizzigoni poi porta il lettore nei vicoli della Medellin del 1994 dove perse la vita per mano di alcuni narcotrafficanti Andrès Escobar. Il leader colombiano che in Nazionale portava sulle spalle la casacca numero 2, la stessa con la quale Ivan Ramiro Cordoba consegnò nel 2001 la Copa America ai Cafeteros.

Arango e il clasico del Astillero.

Ma se le storie di Uruguay, Brasile, Argentina e Colombia, che occupano la prima parte del libro, sono note ai malati di calcio sudamericano, Pizzigoni decide di non fare prigionieri e scava nella storia di paesi poco mediatici da un punto di vista calcistico. È il caso di Juan Arango, il sinistro più famoso di tutto il Venezuela, che pur essendo diventato idolo di una nazione intera (oltre che capitano dei club europei dove ha militato, Maiorca e Borussia Mönchengladbach, ed idolo di Marco Reus) non ha mai voluto essere celebrato come eroe. Personaggi e partite con un’epica fenomenale. Come il clasico ecuadoregno tra Barcelona ed Emelec. Rivalità esplosa quando nel corso di un match, che il Barcelona conduceva con un comodo 3-0, andò via per parecchio tempo la corrente ed al rientro l’Emelec (squadra fondata dai membri dell’impresa elettrica della città…) riuscì a pareggiare, scatenando polemiche. Pizzigoni offre così uno spaccato dell’evoluzione del calcio in Sudamerica passando in rassegna tutti i paesi del continente; la costante è sempre una: l’incidenza dello sport più bello del mondo sulla vita sociale, politica ed economica dei Paesi sudamericani. 

Perché leggere Locos per el fútbol di Carlo Pizzigoni:

perché, citando Buffa nella prefazione del libro, Pizzigoni «ci illustra perché gli appassionati argentini sono hinchas, quelli che gonfiano, e quelli brasiliani sono torcedores, quelli che strizzano. Apparentemente tutto senza significato; poi passa Carlo e ci dà un passaggio di fantasia». Da leggere e rileggere!


Titolo: Locos por el fútbol. Cent’anni di calcio. Pelé, Messi, Maradona e altri sudamericani
Autore: Carlo Pizzigoni
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2016
Pagine: 312

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