Viaggio nel pallone dei Paesi Baschi


«Nelle mie squadre deve esserci sempre un basco» e se a dirlo è il Profeta del gol, Johan Cruyff, l’uomo che ha rivoluzionato il concetto di calcio giocato ed allenato, un motivo ci dovrà pur essere. Con Miti e leggende del calcio basco Alessandro Boa Ruta permette al lettore di compiere un viaggio, che con l’avanzare delle pagine diventa un’esperienza a 360°, per cogliere i motivi per cui basco è diverso. Basco è diverso perché è appartenenza, identità (tanto che Bixente Lizarazu, francese ma nato in territorio basco, sventolò l’ikurrina dopo una partita europea vinta), patriottismo non solo di riflesso a Madrid (anche se al Real e a Franco è legato uno dei momenti memorabili della storia del calcio basco: quando nel 1958 i biancorossi del Bilbao, contro il Real di Puskas e poco dopo che Franco aveva imposto la “spagnolizzazione” del nome in Atletico, sconfissero a Chamartin i blancos, aggiudicandosi la loro ventesima Coppa di Spagna), ma anche come orgoglio di essere parte di una grande e peculiare famiglia. Ecco il libro di Boa Ruta è un perfetto esempio di come calciatori, luoghi e partite spieghino con maniacale cura le caratteristiche specifiche di un popolo.

I ritratti dei campioni.

I compagni di avventura scelti dall’autore coprono i circa 100 anni di vita calcistica basca (la fondazione dell’Athletic Bilbao avviene nel 1898) e le loro storie sono le più disparate. Capita così di imbattersi in Juan Elordury, ricco studente di Ingegneria, che durante un soggiorno in Inghilterra deve procurarsi magliette biancoblu (del Blackburn Rovers) per la squadra che gli inglesi hanno fondato a Bilbao. Peccato che, al momento di risalpare per il paese basco, si sia dimenticato della consegna e le uniche 50 maglie che trova sono quelle biancorosse del Southampton (in quanto il battello partiva da lì). E così da un equivoco nacque la leggenda. Leggenda che passa attraverso altri grandi protagonisti: Unzaga (l’inventore della rovesciata, la “chilena”), Pichici (al quale hanno addirittura dedicato un premio in Spagna) o Jose Antonio Agirre (il “Lehendakari” che ebbe l’idea di fondare nel 1937, in piena Guerra Civile, la prima Nazionale di giocatori baschi, l’Euzkadi). Tra i più recenti invece troviamo Julen Guerrero (legato a vita da un contratto di 12 anni), Joseba Exteberria (talmente innamorato da giocare l’ultima stagione senza stipendio) oppure Gaizka Mendieta, il basco che non giocò mai per club di Euskal Herria e che ora è un affermato dj.

Le imprese.

E poi ci sono le storie delle imprese delle squadre basche: due che hanno sfiorato l’Olimpo ed una che l’ha riacciuffato per i capelli all’ultimo respiro. Al racconto dettagliato delle mitiche cavalcate europee dell’Alaves di Javi Moreno e Jordi Cruyff (che si giocò il titolo in un’entusiasmante finale contro il Liverpool di Owen) e del Bilbao del Loco Bielsa (quando un territorio unico ed un personaggio unico si incontrano si inizia a sentire aria di magia), fa da contraltare il primo scudetto della Real Sociedad nel 1981. Quando all’ultima azione Zamora riuscì a segnare il gol del titolo sul campo del modesto Gijon, fermando la penitenza che su un altro campo, a Valladolid, il tecnico Juanito del Real Madrid stava scontando (aveva infatti promesso che in caso di titolo avrebbe percorso il tragitto dal campo allo spogliatoio in ginocchio). Imprese che necessitano di vere e proprie cattedrali sportive come il San Mamès e l’Anoeta, oltre ai centri sportivi della regione basca: Lezama, Zubieta e Tajonar.
Insomma Boa Ruta è il nostro Virgilio in questo percorso che ha tante tappe ed ha come obiettivo quello di farci capire come mai in più di 100 anni di calcio spagnolo «c’è sempre almeno un basco di mezzo».

Perchè leggere Miti e leggende del calcio basco di Alessandro Boa Ruta:

perché arrivato alla fine ti troverai a dare ragione a Boa Ruta che i baschi sono dappertutto. E poi bisogna scegliere il proprio basco preferito ed io voto senza dubbio Julen Guerrero.



Titolo:
Miti e leggende del calcio basco
Autore: Alessandro Boa Ruta
Editore: Urbone Publishing
Anno: 2018
Pagine: 186


Per leggere l’intervista all’autore di Miti e leggende del calcio basco clicca qui.

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