Lo Special One in 123 fotografie

Autobiografia per immagini.

Silenzio, parla Mou. Sarebbe da conteggiare tutto l’inchiostro versato a proposito di José Mourinho, portoghese nato a Setubal il 26 gennaio 1963, professione allenatore di calcio. La sua parabola ha ispirato una gran quantità di produzioni: biografie, strategie, ritratti, saggi brevi. Per non parlare dello spropositato archivio di articoli e servizi giornalistici: dove c’è Mourinho c’è notizia. Nel 2015 José ha deciso d’impugnare la penna e tracciare un bilancio dei primi quindici anni da allenatore: Benfica, Uniao Leiria, Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid e ancora Chelsea le sue tappe. Il mister ha però preferito limitarsi alle didascalie e far parlare le immagini, selezionandone 123 da una raccolta di varie agenzie fotografiche. Un peccato per certi versi: chissà quanti retroscena e quali confessioni potrebbe regalarci. D’altra parte una foto può valere più di mille parole e «rendere tutto un po’ più semplice», come si legge nell’incipit. Il libro, confezionato dalla casa editrice TEA, si presenta bene: copertina rigida e primo piano del protagonista nel suo classico assetto da combattimento.

La pioggia di marzo.

Dopo la breve intro si passa subito al dunque e ad accoglierci è un Mourinho old style, coi capelli ancora scuri. Gli occhi invece sono quelli di sempre: un cocktail di concentrazione, determinazione e fiducia. Le prime due sezioni (Benfica e Leiria) scorrono rapidamente mentre dal Porto in poi si comincia a fare sul serio. E José Mourinho diventa come la pioggia di marzo nel brano di Antonio Carlos Jobim ed Elis Regina, tradotto per noi da Mina e ancora meglio da Ivano Fossati (E’ mah, è forse, è quando tu voli, rimbalzo dell’eco, è stare da soli…). Qualcosa che è un po’ tutto e lascia il segno ovunque vada. Il miglior allenatore portoghese della storia (pagina 196), tanto per cominciare. Otto scudetti in quattro campionati diversi (Portogallo, Inghilterra, Italia, Spagna). Quattordici coppe nazionali e internazionali solo fino al 2015, alla media di quasi una a stagione. E’ Champions League del Porto, Premier League con il Chelsea dopo mezzo secolo, Triplete per l’Inter, record di punti (100) nella Liga a Madrid.

In campo e fuori.

Ma non solo: se Mourinho è un po’ tutto non bastano i trionfi a raccontarlo. E dunque è anche profeta nel tempio (pagina 53), commissario di polizia (101), uomo solo al comando (107), rockstar (109), gioia pazza (132), un tappeto di braccia (142), il cacciatore di coppe (237), una statua di cera (240), una via a Setubal (257). Sarebbe da scrivere a Mina o a Fossati per rifare la canzone! E se non vi basta c’è sempre il marito e papà: in ogni sezione compare almeno una foto dello Special One con la sua Special Benzina, la famiglia. Tra le pagine troverete anche diverse stelle del calcio, da Maradona a Messi passando per Di Stefano, Eusebio, Drogba, Ferguson… Curiosamente, all’appello manca Cristiano Ronaldo che Mourinho ha allenato al Real: il rapporto tra i due connazionali non sembra essere mai sbocciato. Chissà, forse un giorno José vorrà raccontarci di persona questa e altre sue storie, magari non solo per immagini. Noi penderemo dalle sue labbra.

Perché leggere Mourinho di José Mourinho:

perché un’immagine può dire più di tante parole; perché evoca ricordi emozionanti; perché è un bel libro da sfogliare.



Titolo:
Mourinho
Autore: José Mourinho
Editore: TEA
Anno: 2015
Pagine: 264

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