L’altra faccia del pallone in 12 storie di vita


Cosa accomuna due bandiere delle opposte fazioni romane come Di Canio e Di Bartolomei? Che link ci può essere tra la spensieratezza americana del rosso Lalas e il pensiero filosofico e sociale del dottor Socrates? La risposta che propone Antonio d’Avanzo, autore di Siamo uomini o calciatori, è da cercarsi nel modo in cui i 12 calciatori protagonisti della narrazione fossero innanzitutto uomini. Più che un libro completo ed approfondito l’opera di D’Avanzo è un insieme di sketch, anfratti, situazioni e pillole sulla vita sportiva e non di 12 calciatori protagonisti del fenomeno pallonaro dalla fine degli anni ‘50 fino ai giorni nostri. Nel tratteggiare le vicende umane dei protagonisti del libro pare quasi che l’autore abbia come obiettivo quello di invogliare il lettore ad approfondire autonomamente le differenti carriere esposte. Ed anche su quest’aspetto d’Avanzo guida il lettore, con pertinenti note a pie’ di pagina (e fortunatamente non inserite alla fine del libro), citando testi, video ed interviste utili per poter conoscere di più sul campione descritto.

Il fil rouge.

Elemento costante e comune a tutti e 12 i capitoli è l’approccio alla carriera calcistica dei protagonisti: il pallone è importante ma non il centro di tutto. Personaggi di un’altra epoca: rivoluzionari, drammatici, folli e passionali vengono raccontati con brevi accenni alla loro arcinota carriera e affondi sulla loro particolare vita fuori dal campo. Questa tendenza ad essere anticonformisti in un mondo troppo spesso schiavo di regole e di pregiudizi statici ha reso per diversi motivi questi personaggi delle icone di calciatori “anomali ed anormali”. Vengono così passate in rassegna delle carriere pazze e difficilmente accomunabili tra loro sotto alcune etichette: le carriere polticizzate di Socrates, Di Canio e Jascin sono completamente differenti tra loro, così come la schizofrenia alcolica di Gascoigne non ha connessioni con quella di un altro genio britannico ed incline alle bevute come George Best. Il rifiuto di adeguarsi agli schemi procede parallelamente nelle vite dei protagonisti con la repulsione ad erigersi a personaggi immagine: Cantona o Lalas non hanno mai voluto diventare iconici, semplicemente hanno continuato a ragionare con la propria testa rimanendo sé stessi. Il libro di d’Avanzo funziona se diventa stimolo per il lettore ad interrogarsi sul pallone dei giorni nostri e soprattutto se diventa trampolino di lancio per andare a scandagliare in modo dettagliato le vite dei 12 soggetti citati. Altrimenti il rischio è che si trasformi nell’ennesimo tentativo di buona retorica che racconta di esempi di un calcio che non c’è più.

Perché leggere Siamo uomini o calciatori di Antonio D’Avanzo:

Perché la scelta di riempire i capitoli con le citazioni dei e sui protagonisti risulta vincente.


Titolo: Siamo uomini o calciatori. L’altra faccia del pallone in 12 storie di vita
Autore: Antonio D’Avanzo
Editore: Bertoni Editore
Anno: 2019
Pagine: 136

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