Il campione che doveva perdere contro Ali

Un campione misterioso.

Questo libro ci ricorda anzitutto che su Charles Liston, detto Sonny, si è scritto moltissimo negli Stati Uniti e qualcosina anche da noi in Italia. Addirittura che i Beatles hanno inserito il pugile dell’Arkansas sulla copertina del loro album più celebre, Sgt. Pepper’s Lonely Heart’s Club Band uscito nel 1967. Quando Liston aveva 35 anni, o forse 40, o 42. Sicuramente, tre anni prima che questa autentica forza della natura morisse, nel 1970, in circostanze ancora oggi non così chiare. Ciò che sappiamo è che Liston fu trovato nella sua casa di Las Vegas con un po’ troppa eroina in corpo. Ma i dati di fatto non spengono gli interrogativi: fece tutto da solo? Fu un impeto di esuberanza a condurlo ad una prematura dipartita, oppure quel gesto celò gli interessi di qualcun altro? L’opera del giornalista romano Maurizio Ruggeri accenna soltanto alla fine di Liston, così come all’ancor più misteriosa genesi di questo sportivo dai contorni leggendari, di cui però non si conosce con precisione nemmeno la data di nascita.

Le tappe fondamentali.

Il libro in questione è come una finestrella sulla vita del pugile: non abbiamo davanti agli occhi il panorama completo, ma l’angolatura d’osservazione ci offre comunque una possibilità di analisi interessante. Anche perché l’autore è un dichiarato tifoso del protagonista: lo ripete più volte, «sto con Sonny», spiegando i diversi motivi della sua partecipazione. Ruggeri si è documentato molto sul “suo” boxeur, attingendo avidamente dagli scaffali di YouTube e sciroppandosi alcuni dei libri che gli esperti americani gli hanno dedicato. Liston compare per la prima volta a pagina 18 del libro, all’interno del prologo autobiografico: da quel momento in avanti, la voce narrante ci riporta alle sue umilissime origini, nelle paludi di Sand Slough, poi più rapidamente nel penitenziario di Jefferson City, nel Missouri, altra tappa cruciale per vita e carriera di Charles.

Il grande avversario.

Fino ai memorabili incontri con Muhammad Ali, incrociato sul ring poco più che ventenne. La parte più ampia e interessante del libro è proprio quella che riguarda le sfide tra i due per la corona dei pesi massimi: la prima si è svolta il 25 febbraio 1964 a Miami e viene descritta ripresa per ripresa; la rivincita si tenne il 25 maggio dell’anno seguente a Lewinston, nello stato del Maine. Entrambi i match rimangono ammantati di dubbi e mistero, come Ruggeri si premura di spiegare; della sua ricostruzione potrete apprezzare, oltre al ritratto tecnico e psicologico di Liston, anche un lato di Muhammad Ali che forse si tende a tralasciare. In generale, possiamo dire che per l’autore la missione è compiuta, perché dopo aver letto questo libro (scorrevole) vi verrà probabilmente voglia di saperne ancora di più sul “Grande orso cattivo”, e su quell’età dell’oro del pugilato di cui fu insigne protagonista.

Perché leggere Sonny Liston. Il campione che doveva perdere contro Ali di Maurizio Ruggeri:

per aprirsi una finestra su un pugile di grande interesse; per tornare sui suoi storici incontri con Muhammad Ali.



Titolo:
Sonny Liston. Il campione che doveva perdere contro Ali
Autore: Maurizio Ruggeri
Editore: Minerva
Anno: 2018
Pagine: 150

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