La vita e la carriera di una delle più grandi tenniste di tutti i tempi

FINALISTA DELLA 2a EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO SPORTIVO INVICTUS

«Non ammette repliche, il gioco di Steffi Graf. Non crede nella sconfitta, ma solo nella passione, una passione viscerale, che ribolle nel profondo e non risale mai in superficie, come un non detto da lasciar maturare». A pagina 228 di 236 fa capolino per la prima volta in tutto il libro oggetto della recensione il nome di Andre Agassi e questo, dal punto di vista di chi scrive la recensione, è uno dei tanti aspetti che fanno di Steffi Graf. Passione e perfezione un piccolo capolavoro. Il fatto che il nome del grande tennista, uomo della vita di Steffi Graf e inevitabile pietra di paragone con il suo Open per tutte le biografie di protagonisti del mondo del tennis, compaia solo nelle pagine finali del libro, e del tutto marginale, dimostra ulteriormente quanto la protagonista sia stata capace di essere di essere unica con perentorietà. Ridurre Steffi Graf soltanto ad Andre Agassi, ai 22 Slam vinti, o al Golden Slam del 1988, sarebbe riduttivo; e la centralità che Elena Marinelli riesce a regalare alla tennista tedesca nel suo libro è frutto di grande competenza per l’universo tennistico femminile, ma anche di una compromissione emozionale che l’autrice documenta raccontando i momenti in cui da bambina prima e adolescente poi si è imbattuta in Steffi. La Marinelli è un fiume di informazioni e di racconti sul tennis che trovano casa sia sulle pagine online de L’Ultimo Uomo che all’interno del podcast Volée – Un podcast sul tennis e sono documentate dai tanti suggerimenti di letture posti al termine del libro edito da 66thand2nd. Se il Roland Garros è il porto sicuro di Steffi Graf, si può quasi affermare che la tennista tedesca sia il porto sicuro di Elena Marinelli.

La lady di ferro della terra rossa.

Il libro si occupa di raccontare punto per punto l’incredibile carriera vincente della tennista tedesca. Alle prese con un padre, Peter, venditore di auto di seconda mano a Mannheim, che la accompagna per gran parte della sua storia tennistica, si trova a 19 anni a vincere il Golden Slam (Australian Open, US Open, Roland Garros, Wimbledon e oro olimpico nello stesso anno) e quindi “costretta” a costruire una carriera con il fardello di dover vincere sempre. La Marinelli entra nelle pieghe di Steffi, raccontando in modo discreto gli aspetti della vita privata che permettono al lettore di cogliere la campionessa tedesca al meglio, senza mettere freni a ciò che accade nel campo da tennis nel corso dei principali tornei. Ed è sul campo da tennis che la Graf si impone come regina. In particolare, Wimbledon ed il Roland Garros si prendono lo spazio affinché l’autrice ci offra un ritratto di Steffi che passa dall’interpretazione di ogni punto alla lettura dei singoli gesti, fino alla contemplazione dei movimenti che caratterizzano la campionessa. Steffi è molto di più del suo palmarès, ma è anche simbiosi quasi ossessiva con la vittoria («Assieme ai mostri che ritrova nel letto, Steffi conosce la sua condanna. Vincere tutto o sentire di perdere tutto».)

Seul 1988: il completamento del Golden Slam.

La paladina del tennis femminile.

Ma il libro della Marinelli non è un’agiografia di Steffi Graf, è un bellissimo ritratto del tennis femminile a partire dalla fine degli anni ‘80: gli anni della svolta e della crescita del circuito WTA (Women’s Tennis Association). La Graf è definita nelle sue sfaccettature di campionessa dalle rivali che affronta in quello che è un panorama ricchissimo di atlete e donne straordinarie. L’autrice presenta tutte le principali rivali dettagliando le loro storie alfine di raccontare i particolari che emergono nei serrati confronti con Steffi, e lo fa senza esimersi dal prendersi qualche licenza letteraria geniale ai fini della riuscita del percorso del libro. Capiterà così al lettore di lasciarsi affascinare dalla bellezza di Gaby Sabatini, essere scossi dalla sfacciataggine di Martina Hingis, sentirsi addosso un senso di reverenza quando si legge della Evert o della Navratilova, essere trascinati dall’energia di Arantxa Sanchez Vicario per poi essere inevitabilmente travolti dalla tragica vicenda umana e sportiva di Monica Seles. Tutte sono egualmente protagoniste nella storia della Marinelli, che dalla tenerezza con cui ne parla pare scriva di sue vere amiche; una storia che racconta l’emancipazione definitiva del tennis femminile dall’ombra del colosso maschile e che ha un nome ben preciso che guida la rivoluzione: Steffi Graf.

L’ultimo Slam vinto da Steffi Graf: il Roland Garros 1999

Perché leggere Steffi Graf:

perché la Marinelli unisce la competenza, la conoscenza e il trasporto emotivo di chi è diventato appassionato nel momento del definitivo “affrancamento” del tennis femminile.


Titolo: Steffi Graf. Passione e perfezione
Autore: Elena Marinelli
Editore: 66th and 2nd
Anno: 2020
Pagine: 236


Leggi qui l’intervista all’autrice di Steffi Graf.

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