48 ore, 7 cime, 2 biciclette: un viaggio tra le Alpi

Tornanti e altri incantesimi è un agile libretto simile ad una guida turistica. Un pratico pamphlet da riporre comodamente nello zaino e perfino nella tasca di un ciclista. Di facile consultazione in vista di escursioni. Ed eventualmente anche prima di provare a replicare l’impresa che l’autore – Giacomo Pellizzari – ha vissuto e descritto in prima persona. Meglio però precisare che si tratta di una prova non tanto semplice e, ne converrà il lettore, non certo alla portata di tutti. Pellizzari si allena costantemente, è abituato alle corse amatoriali e soprattutto alle avventure. In costante ricerca di confini e limiti da superare. Da qui l’idea di intraprendere un’esperienza particolare. Non per turismo o agonismo, e nemmeno per allenamento. Una gara con se stesso, faticosa ed entusiasmante al tempo stesso. Intrapresa per “elevarsi” (e non riferendosi solo ad altitudini di vette e valichi…). Accetta dunque una nuova sfida ed eccolo alle prese con Les 7 Majeurs, i sette passi delle Alpi Marittime tra Francia e Italia, tutti sopra i 2000 metri. Pellizzari nel suo piccolo-grande libro descrive le sette ascensioni compiute con un amico, emulando campioni del ciclismo passato e recente che hanno raggiunto quelle alte quote in occasione di tappe del Giro d’Italia o del Tour de France. La peculiarità consiste anche nel fatto che il tentativo, andato a buon fine, viene premiato con l’onorificenza di “Maitre des 7 Majeurs”: un prestigioso brevetto cui ambiscono i più motivati e collaudati cicloamatori.

Gli occhi del cuore.

Le pagine scritte dal “ciclo-alpinista” e giornalista, maturate e sudate in sella alla sua due ruote, sono di una linearità e di una bellezza letteraria notevole, ricche di suggestioni paesaggistiche efficacissime, con spunti di riflessione di inconsueta profondità. Consegnate al lettore con semplicità, a mo’ di spunto e provocazione. Lo stile narrativo fresco, vivace, arguto rappresenta una sorta di elegante rivestimento che avvolge l’intero racconto: quello relativo al proprio percorso di maturazione e quello della performance sportiva (portata brillantemente a termine). Testimonianza densa, colta, piacevole. Colpisce la nitidezza dei ricordi. Ogni pagina spalanca panorami fiabeschi, spettacoli di natura incontaminata, emozioni, riflessioni: tutto raccontato con immediatezza e intensità. Colle dopo colle, scoperta dopo scoperta.

Metafore di vita.

Il volumetto è uno scrigno di metafore, piccole perle dalle mille sfaccettature che svelano le dinamiche del vivere. Intuizioni e percezioni sopraggiunte pedalando, nello spasmo di una salita o nella pace di una vetta raggiunta; affrontando ulteriori ripartenze o lanciato in spericolate discese. Come nel viaggio della vita, ogni traguardo è una tappa. Non punto di arrivo definitivo o sosta appagante. Trampolino per altri tentativi e altre mete: alla ricerca di nuove altezze e profondità. Più l’uomo sale, più gli è facile scendere in se stesso. Più ammira la purezza del mondo che lo circonda, più scopre la bellezza del proprio mondo interiore. Più si innalza e più diventa consapevole, libero, leggero. L’autore ne è convinto: la bicicletta è strumento di ricerca e di trascendenza, veicolo per l’estasi e l’ascesi. Fino alle soglie di un cielo in cui specchiarsi e ritrovarsi.

Perché leggere Tornanti e altri incantesimi di Giacomo Pellizzari:

perché si tratta di un cameo della letteratura sportiva; per l’abilità descrittiva dell’autore nell’evocare incanti della natura e dinamiche introspettive; per l’implicito invito a intraprendere “viaggi” in bicicletta per riscoprire il mondo attorno a noi e quello dentro di noi.


Titolo: Tornanti e altri incantesimi
Autore: Giacomo Pellizzari
Anno: 2021
Editore: Enrico Damiani Editore
Pagine: 265

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