Il fumetto che racconta le origini di Ibrahimovic

 

«I paesi che non hanno leggende sono destinati a morire di freddo».
(Patrice de La Tour du Pin)


Si è scritto tanto su Zlatan Ibrahimovic. Ha scritto pure lui di se stesso, nell’autobiografia pubblicata con David Lagercrantz. È stato persino girato un documentario sui suoi primi anni da calciatore professionista. Adesso è arrivato anche il fumetto, Zlatan, che va ad arricchire la collana di Feltrinelli dedicata alle nuvole parlanti, collana che dalla sua nascita nel 2017 punta tutto su fumetti inediti e originali firmati da grandi penne del settore ma non solo.

A spasso per Rosengard.

Zlatan è dedicato agli anni della gioventù di Ibrahimovic, ma l’autore Paolo Castaldi – salito alla ribalta fumettistica con un graphic novel dedicato a Maradona nel 2012 – non si è limitato a trasporre graficamente le avventure già conosciute del giovane Ibra. Il fumettista ha infatti deciso di andare a respirare in prima persona l’aria fredda e un po’depressa di Rosengard, il quartiere popolare di Malmoe dove Zlatan è cresciuto. E così le 128 pagine di racconto sono innanzitutto un viaggio, il viaggio di un italiano che visita, guarda, registra, fotografa, vive i luoghi che hanno forgiato il carattere di quel ragazzo alto, dal naso prospiciente, che passava le ore nel campetto sotto casa con il pallone tra i piedi.

Come essere nel ghetto.

Non si scopre nulla di nuovo sulla vita di Ibrahimovic leggendo Castaldi, la novità non sta nel contenuto, semmai nella forma: il tratto del disegno, le matite e gli acquarelli rendono alla perfezione le atmosfere da ghetto in cui nasce e cresce Ibra. E così sembra di essere lì, a Rosengard, di sentire il freddo, di avvertire la solitudine di chi vive in un quartiere isolato dal resto della Svezia. Pare di toccare con mano la fame e la disperazione del giovane Zlatan quando trova vuoto il frigo di casa, pare di sentire il rumore dei palleggi dei ragazzini che si allenano in strada per imparare nuovi dribbling con cui scartare la povertà e l’emarginazione.

Il difetto di Ibra.

Castaldi ha il merito di aver capito che non si può comprendere Ibrahimovic senza andare a Rosengard, e allora il suo viaggio nel ghetto è un viaggio fondamentale nella ricerca delle radici del fuoriclasse svedese. Un viaggio dove porta con sé il lettore. Un viaggio nel quale grazie all’incontro con lo scrittore serbo Vladimir Dimitrijevic impariamo che “tutti i calciatori eccezionali trasformano un palese difetto in una qualità sublime”. Leggendo Zlatan sarà semplice capire quale sia il difetto palese di Ibrahimovic, quel difetto che lo ha reso una leggenda. Una leggenda a cui tutti guardano, oggi, a Rosengard. Una leggenda che permette di non morire di freddo ma di guardare il futuro oltre il ghetto.

Perchè leggerlo:

Perché se avete amato Io, Ibra ma non siete mai stati a Rosengard, è l’occasione per farci un giro.


Titolo: Zlatan
Autore: Paolo Castaldi
Data di pubbl.: 2018
Casa Editrice: Feltrinelli Comics
Pagine: 128

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