L’uomo che ha riscritto la storia della Formula 1

Nonostante André Hoogeboom volesse parlare di un campione già noto e celebrato della Formula Uno, non deve essere stato facile per lui mettere mano al libro Max Verstappen. Specie quando si è trattato di elaborarne la versione ampliata da destinare agli appassionati di tutto il mondo. Difficoltà sopraggiunte per le mancate collaborazioni alla composizione dell’opera, negate da parte della famiglia e rifiutate anche dall’entourage di Verstappen. Ma Hoogeboom, giornalista olandese come il pilota, veterano di gare e motori, non si è fatto bloccare dai rifiuti: ha comunque affrontato brillantemente la biografia che tanto gli stava a cuore. Non autorizzata, ma non per questo meno riuscita e completa. Potrebbe risultare strano invece vedere uno scrittore alle prese con la carriera di un atleta nato nel 1997. A meno che non si tratti di un prodigio e di un’autentica star. E in effetti, al cospetto delle imprese di Max Verstappen, si ha la sensazione – anzi, la certezza – che egli sia un fenomeno assoluto, un astro di eccezionale rarità nel firmamento sportivo mondiale. Apparso giovanissimo sulla scena dei circuiti – a cinque anni sostiene la sua prima gara di karting contro ragazzi che hanno il doppio della sua età, vincendo nel 2013 il titolo mondiale in questa disciplina – ha bruciato veramente ogni tappa, non sbagliando quasi nulla nel corso della sua lanciatissima esperienza. Né quanto a scelte professionali, né riguardo alla gestione del proprio crescente successo. Bene ha fatto Hoogeboom – e il suo editore – a insistere per la diffusione a livello planetario di questo libro, sia per il doveroso tributo alle fantastiche prestazioni di Verstappen, sia per un più che giustificato orgoglio nazionale. Senza timore di essere smentito, l’autore a più riprese ribadisce che Max, oltre ad aver rilanciato l’automobilismo nel proprio paese, ha soppiantato nel cuore dei “tulipani” l’affetto e la nostalgia per la mitica Olanda calcistica degli anni ‘70 e per il suo indimenticato trascinatore, Johan Cruijff. Ora è Max il più popolare, il più amato, il più eccitante. Perché ora è nella storia, protagonista di un percorso in fulminea ascesa.

Jos 2.0.

Nella prima parte del libro è descritta la genesi del ragazzo, nei cui cromosomi vi sono tracce delle ambizioni e delle passioni di papà Jos (il pilota olandese di maggior successo di tutti i tempi, compagno di Michael Schumacher e da lui messo inesorabilmente in ombra) e di mamma Sophie (Sophie Kumper, due volte campionessa mondiale di kart). L’autore sottolinea la rigida e scrupolosa educazione ricevuta in particolare dal padre, con cui Max era rimasto dopo il divorzio dei genitori. Jos gli ha trasmesso, oltre all’irrefrenabile amore per le corse, anche il proprio impeto agonistico, la dedizione al lavoro, la scrupolosità della preparazione, l’insaziabilità delle vittorie. Il piccolo Verstappen crebbe e sviluppò il proprio talento sospinto da un simile esempio. E dagli incessanti consigli del padre. Consigli rivolti, come molti pensano, ad un predestinato. Che per parte sua vi aggiunse la forza del proprio carattere e del proprio carisma, oltre a freddezza e calcolo. È così che «Jos 2.0» arriva nel 2015 ad essere il personaggio sportivo olandese dell’anno.

Non solo Gran Premi.

La seconda parte del volume è più composita e varia. Qui l’autore, oltre a ricordare le spericolate performance del grande pilota, evidenzia la propria preparazione e le proprie conoscenze tecniche. Spaziando dalla trattazione di alcuni Gran Premi vissuti da Max come autentico mattatore, al pauroso incidente in Inghilterra, alla vittoria di Barcellona nel 2016 che lo ha consacrato il più giovane vincitore di un Gran Premio di tutti i tempi. Fino alla strepitosa e palpitante conquista del titolo mondiale di Formula Uno nel 2021. Hoogeboom dedica alcuni capitoli all’evoluzione delle auto da corsa, degli equipaggiamenti come le gomme e il volante, mostrando come Max sia ineguagliabile nel padroneggiarli. Un campione completo, attraente per l’immediatezza della sua personalità, la spregiudicatezza della guida e anche per l’abilità nelle relazioni coi media e nella gestione della propria immagine. Particolare e curioso l’ultimo capitolo (prima dell’immancabile appendice relativa al trionfale score di risultati): “Parole sue” riporta una serie infinita di affermazioni e di espressioni dell’ «uomo che ha riscritto la storia della Formula 1», a testimonianza del suo spessore di fuoriclasse e della sua maturità umana e sportiva. A dispetto dell’età e di chi pensa che sia plagiato e condizionato da papà Jos.

Perché leggere Max Verstappen di André Hoogeboom:

per conoscere in maniera approfondita gli esordi di Max Verstappen, vincente pilota di karting e di Formula Uno; per seguire passo per passo i trionfali risultati del giovane olandese campione del mondo 2021; per apprezzare la competenza tecnica e la vivacità descrittiva dell’autore.


Titolo: Max Verstappen
Autore: André Hoogeboom
Editore: Piemme
Anno: 2022
Pagine: 263

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