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La biografia del Capitano del Grande Torino

La seconda moglie.

Giuseppina Cutrone non è persona nota al grande pubblico. Probabilmente solo una cerchia ristretta di addetti ai lavori e di esperti del mondo del calcio, specie del passato, la assocerebbero al calciatore Valentino Mazzola, anima del Grande Torino. L’intrigante sottotitolo del libro dalla copertina rigorosamente granata – Lettere e segreti del Capitano del Grande Torino – ne svela metodo e contenuto: la biografia di Valentino Mazzola è presentata arricchita di episodi, fatti, ricordi, retroscena confidati alla moglie Giuseppina e successivamente da lei offerti agli amici e agli estimatori del marito.

Il piccolo diario.

I curatori del libro, Francesco Bramardo e Gino Strippoli, sono a conoscenza di una privata iniziativa “editoriale” di Giuseppina Cutrone, che a un anno di distanza dalla tragedia di Superga (4 maggio 1949), per placare il proprio dolore e dare voce al richiamo del cuore, fece stampare a tiratura limitata un piccolo diario in cui aveva raccolto tutto quello che Valentino le aveva confidato circa la sua vita, la sua carriera ed il mondo calcistico di cui era stato formidabile protagonista. Il libro, certamente attingendo a questa fonte preziosa ed esclusiva, dipana l’intera vicenda del grande campione, dagli esordi al tragico epilogo, mediante una sorta di artificio letterario. Viene immaginato il ritorno a Torino di Giuseppina che in compagnia di un’amica ripercorre luoghi e ambienti frequentati anni prima con Valentino, rivivendo momenti e ricordi di persone significative che avevano segnato la sua vita. Che sia finzione narrativa o resoconto reale, il risultato è comunque efficace e toccante.

Il campione e la leggenda.

Il volume si compone di brevi capitoletti che, densi di notizie e di emozioni, si susseguono con delicata intensità riuscendo a tratteggiare la gigantesca figura del campione nella sua completezza umana e sportiva, pubblica e privata, con le tante luci delle glorie sportive e qualche ombra relativa a sue vicende personali e familiari. Ne esce un Valentino Mazzola palpitante e vivo. Amante della vita, trascinatore fuori e dentro il campo, radicato nei valori della lealtà e dell’onestà, concreto e lungimirante, conscio del suo indiscusso valore, antesignano circa l’introduzione di sponsor nel mondo del calcio. E addirittura presago della sua morte prematura, come varie volte aveva confidato alla sua Giuseppina… Chiudono questa parte i ricordi dei figli Sandrino e Ferruccio (degna di nota è la lettera di quest’ultimo indirizzata al suo famoso – ma per lui quasi ignoto – papà, in occasione del quarantesimo anniversario della tragedia di Superga). Le successive pagine sono dedicate a incorniciare le gesta di Mazzola senior con resoconti, numeri, dati, insieme a commenti e opinioni di ex calciatori e giornalisti. Gli amanti di tabelle e di statistiche trovano qui riassunta e documentata la forza dirompente di quella strepitosa squadra che fu il Grande Torino, dominatrice dei campionati di calcio ininterrottamente dal 1942 al 1949 (con l’eccezione della sospensione a causa del conflitto mondiale nel ’44–’45).

Sandro Mazzola ricorda suo padre Valentino

Perché leggere Valentino Mazzola …morirò giovane… di Francesco Bramardo e Gino Strippoli:

perché ha un andamento narrativo che cattura il lettore, gratificandolo con una messe di informazioni relative al personaggio presentato nella sua oggettività, e non forzosamente celebrato; perché appaga la curiosità di quanti desiderano conoscere a tutto tondo una leggenda del calcio italiano.


Titolo: Valentino Mazzola …morirò giovane…
Autore: Francesco Bramardo e Gino Strippoli
Editore: Priuli & Verlucca
Anno: 2019
Pagine: 175

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