Tutte le sfaccettature di un mito del calcio moderno

«Il campione con la testa pensante crea dei problemi».
(Paolo Maldini)

Nel panorama della letteratura sportiva italiana, in costante espansione negli ultimi anni, la collana Vite Inattese di 66thand2nd spicca per varietà di proposte e qualità dei volumi pubblicati. Dal primo libro dedicato a Bartali nell’ormai lontano 2013, la collana ha presentato opere su personaggi eterogenei, discipline diverse e autori di differente estrazione. E tra i libri sul ciclismo firmati dalla celebre penna di Marco Pastonesi e la traduzione di alcune opere di scrittori americani, si è inserito negli ultimi due anni un filone dove viene dato spazio ad autori legati al popolare sito di sport Ultimo Uomo. Hanno pubblicato presso la casa editrice romana Fabrizio Gabrielli, Daniele Manusia, Stefano Piri, Elena Marinelli, Giuseppe Pastore, tutti autori che in qualche modo hanno avuto a che fare con la rivista online nata nel 2013 partecipando così – chi più chi meno – allo sviluppo della nuova scrittura sportiva in Italia della quale si era già accennato su queste pagine. Anche Diego Guido, classe 1985, collaboratore di Esquire, Rivista Studio e Ultimo Uomo, si inserisce nella generazione di autori sopracitata. Ed è a lui che è toccato dare vita all’ultimo volume della collana in questione, dedicando un’opera a Paolo Maldini.

Chi è Maldini?

Il titolo del libro, Paolo Maldini, 1041, ci ricorda che il protagonista è a tutti gli effetti un mito della storia del calcio. 1041 sono infatti le presenze tra i professionisti, un traguardo eccezionale. Maldini con la sua ultraventennale carriera costellata di successi è entrato nella leggenda del pallone, affermandosi come calciatore di livello altissimo, sia da terzino sia da centrale di difesa. Ma se il Maldini calciatore è conosciuto molto bene da un gran numero di appassionati (e pure da coloro che sono meno interessati al calcio – questo dà la dimensione del giocatore), chi può affermare di conoscere il Maldini uomo? Chi è davvero Paolo Maldini? Diego Guido per 256 pagine prova a rispondere a questa domanda, offrendo al lettore un ritratto il più completo possibile dell’attuale dirigente rossonero.

Testa pensante.

Paolo Maldini, 1041 non è una biografia dell’ex numero tre del Milan. Non vi è raccontata la carriera di “Paolino” in maniera pedissequa, anzi. L’autore cerca piuttosto di indagare quella figura enigmatica che metteva soggezione ad avversari, compagni e tifosi, una figura che ha sempre detto quel che gli passava per la testa senza scendere a compromessi. Forse è anche questo ad aver reso unico Paolo Maldini, il suo essere una «testa pensante» come dice lui, il suo non venir mai meno a un codice di integrità e comportamento dettato dalle sue convinzioni e dalla sua visione della vita. Maldini non ha mai ponziopilateggiato, ha sempre mantenuto una sua linea di fronte a tifosi, stampa, compagni e dirigenti. Dalle pagine dell’opera emerge una persona orgogliosa e senz’altro suscettibile, ma al tempo stesso integra, onesta e matura, caratteristiche rare nel calcio.

Esordi.

Uno dei punti di forza del libro di Diego Guido è l’aver potuto intervistare lo stesso Maldini per la realizzazione di questo libro. E così i racconti dell’autore e i ricordi di chi ha conosciuto da vicino l’ex terzino si intercalano con Maldini che racconta se stesso, in una dinamica di grande ricchezza narrativa, dove ogni voce concorre a fornire una rappresentazione del protagonista sempre più complessa ma sempre più completa. Vale la pena leggere Paolo Maldini, 1041 perché se da una parte si scoprono aneddoti e curiosità sconosciuti ai più (lo sapevate che Maldini da oltre vent’anni non riesce più a camminare senza plantari?), dall’altra pagina dopo pagina si mette a fuoco l’eccezionalità di un personaggio vincente che sapeva accettare il fallimento e le sconfitte, perché non gli interessava vincere ad ogni costo. Per Paolo Maldini la cosa più importante è sempre stata potersi riconoscere nelle proprie azioni, fin dal suo esordio in una  fredda domenica friulana del gennaio 1985. Esordio che il sedicenne Maldini commentò dicendo: «Mi hanno fatto i complimenti. Penso che sia andata bene». Ecco, a proposito di esordi, i complimenti vanno fatti anche a Diego Guido per il debutto come scrittore: è andata molto bene.

Perché leggere Paolo Maldini, 1041 di Diego Guido:

perché nella vita come nel calcio conta fare sempre la cosa giusta, senza mai tirarsi indietro, se necessario andando anche in scivolata.



Titolo:
Paolo Maldini, 1041
Autore: Diego Guido
Editore: 66thand2nd
Anno: 2021
Pagine: 256


Per leggere l’intervista all’autore di Paolo Maldini, 1041, clicca qui.

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