La biografia del più grande pugile di sempre

È come se Jonathan Eig, giornalista americano, salisse sul ring e cominciasse a girare attorno a Muhammad Ali durante uno dei suoi incontri di boxe, descrivendolo da ogni angolatura possibile. Con quest’opera (Muhammad Ali, la vita, 66thand2nd), lunga ben 751 pagine e 56 capitoli, Eig si è aggiudicato lo Sports Book Award 2018. Premio più che meritato per un lavoro di rara profondità, pieno di dettagli e testimonianze e condito da qualche commento personale. Si parla di pugilato ma non solo: per certi versi, il libro è quasi più un manuale di storia che una biografia sportiva. I capitoli sono generalmente brevi e questo rende la lettura perlopiù scorrevole. La lunghezza del testo, quindi, non dovrebbe rappresentare un problema insormontabile.

Ricostruzione sontuosa.

Eppure siamo ampiamente oltre la normale ampiezza di una biografia sportiva: per dire, le due riunite di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, curate dallo spagnolo Guillem Balague, sommano assieme 771 pagine, mentre Mike Tyson si è “fermato” a quota 633 con TrueMuhammad Ali, la vita appartiene di diritto alla categoria “mattoni”, i pesi massimi della libreria. Ma i motivi per immergersi nella lettura non mancano. A cominciare dai meriti dell’autore che si è documentato in maniera clamorosa, rintracciando personalmente familiari ed amici del pugile e rivolgendosi a tanti esperti del settore e addetti ai lavori. Cosa che gli appassionati della boxe non potranno che apprezzare. Menzione doverosa alla traduzione di Lorenzo Vetta, perché trasporre il tutto in un italiano incalzante e coinvolgente non dev’essere stata una passeggiata. Aggiungeteci la soddisfazione di vedere il vostro segnalibro avanzare tra i capitoli, scorrendo fino alla boa di metà libro -un bell’archivio fotografico- e poi ancora verso il traguardo finale. 

Invito irrinunciabile?

Dunque, fermarsi di fronte alla lunghezza -o al prezzo- del volume rischia di essere un peccato: la tavola di Jonathan Eig è imbandita per tutti, profani compresi. I diversi lati del protagonista, sportivi e non, vengono ritratti con una dovizia di particolari esagerata. I personaggi incontrati o citati lungo il percorso sono tantissimi ma i momenti di potenziale confusione risultano rari, mentre l’ordine cronologico della narrazione aiuta a non perdere la bussola. L’autore sforna una valanga di aneddoti, in maniera forse un po’ ripetitiva, e ricostruisce nel dettaglio quasi tutti i match di Ali. Soprattutto in due scontri con Joe Frazier, la “Battaglia del secolo” del ’71 e il “Thrilla in Manila” del ’75, sembra di sentire l’odore del sangue. Insomma, è come se Eig vi invitasse a salire sul quadrato insieme a lui, per volteggiare attorno a Muhammad Ali ed osservarlo in azione: vorrete mica dirgli di no?

La puntata di Miti d’oggi dedicata a Muhammad Ali.

Perché leggere Muhammad Ali, la vita di Jonathan Eig:

per avere una ricostruzione maniacalmente accurata della vita di Ali; per rivivere da bordo ring alcuni dei suoi match più leggendari; per sentir parlare chi lo ha conosciuto bene; per decidere se amarlo oppure detestarlo.



Titolo:
Muhammad Ali, la vita
Autore: Jonathan Eig
Editore: 66thand2nd
Anno: 2019
Pagine: 751

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